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Celani, questo è uno dei migliori bilanci per Ascoli
Per il sindaco l'aumento dell'Irpef è necessario
«Credo che sia giusto spiegare agli ascolani la vera natura del bilancio». Dice il sindaco di Ascoli, Piero Celani e continua: «Purtroppo devo dire che nel nostro consiglio non c'è mai una vera discussione, l'opposizione si concentra sempre su fatti marginali. Mai che vengano fatte delle proposte alternative, ho sempre e solo sentito delle critiche da parte loro. Basta con la campagna elettorale». E alla minoranza le cose non vanno proprio giù. Tanto che non hanno partecipato al voto riguardante il bilancio in quanto ci sarebbe un'illegittimità nella convocazione del consiglio. Ora il tutto verrà spedito alla Corte dei Conti. «Quest'ultima – continua il primo cittadino – esprime unicamente dei pareri e non certo delle sentenze. Per esempio ha detto che non abbiamo rispettato il patto di stabilità ma questo lo sapevamo già, del resto la nostra è stata una scelta politica». Ma al di là dell'aumento dell' Irpef (si è passati dallo 0,5% allo 0,8%) il sindaco sostiene che questo sia uno dei migliori bilanci fatti. «Abbiamo prima di tutto contenuto la spesa corrente di ben 900mila euro, e questo lavorando sul personale. Inoltre stiamo completando il risanamento strutturale che entro quest'anno dovrebbe essere finito. Non abbiamo mai investito come l'anno scorso: ben 130 opere programmate. Ma la cosa che ci tengo a sottolineare è che abbiamo mantenuto alta la qualità dei servizi alla persona e ci proponiamo di implementarli». Una buona notizia è che per quanto riguarda il servizio Sad (servizio di assistenza domiciliare) c'è l'intenzione di diminuire le liste di attesa. Per ora sono 72 le domande inevase. «Prima di tutto – sottolinea il sindaco - controlleremo chi usufruisce del servizio. Le risorse sociali non sono state toccate e il comune spende ben 3 milioni di euro». Altro sassolino nella scarpa la questione dell'aumento dell'Irpef. «Ci sarà un'esenzione totale – ci tiene a precisare – per circa 2 mila persone, tutte quelle che hanno un reddito al di sotto degli 8.500 euro. Per chi guadagna fino a 15 mila euro ci sarà un aumento di 30 euro l'anno. Giustamente chi guadagna di più dovrà pagare di più. Tra l'altro abbiamo detto chiaramente cosa ci faremo: prima di tutto lo utilizzeremo per coprire i mancati trasferimenti. Il Governo, per esempio, ha tolto delle agevolazioni per le tariffe Enel e anche questo è un mancato trasferimento. Inoltre, serviranno a finanziare il comparto del sociale e a far fronte al deficit strutturale». E torna in ballo la questione “Umberto Trenta” che fino a qualche ora prima del consiglio comunale aveva sostenuto che l'aumento dell'Irpef e rispettivo bilancio non li avrebbe mai e poi mai votati. «A me il consigliere ha sempre detto che avrebbe approvato entrambi. E' un uomo di maggioranza e ha votato con la maggioranza». Presente anche l'assessore al bilancio, Francesco Viscione che però ha usato toni più concilianti verso la minoranza. «Vorrei far un appello all'opposizione. Vorrei ci fosse più dibattito anche nelle altre sedi istituzionali, un dibattito costruttivo così da poter prendere spunto per una migliore amministrazione della città».