Era stata rilasciata il 30 ottobre 2006 dall'Università di Macerata, presso la facoltà di Scienze della formazione.
La storia del professore 'della Mongolia', era scoppiato a gennaio. Alcuni alcuni articoli di stampa avevano messo in dubbio le credenziali esibite dal docente. Colleoni, spiega un comunicato del ministero, «ha insegnato geografia del turismo presso l'Istituto Zokhiomj di Ulan Bator, in Mongolia, che, si è scoperto, non è un'università ma un istituto privato e nemmeno tra i principali della cittadina. Di più, il professore ha insegnato all'estero solo 45 giorni in un anno, e intrattiene rapporti di natura economico-finanziaria con l'Università di Macerata, agendo come "procuratore di fatto o di diritto della srl General Trade", una società privata che ha stipulato una convenzione con l'ateneo per il finanziamento di una cattedra, assicurando una somma di 800 mila euro in tre anni, la cui prima rata (o parte di essa) sarebbe stata personalmente versata dal prof. Colleoni. Mussi, annullando la nomina del docente, ha dunque voluto «tutelare la serietà degli studi universitari e la libertà d'insegnamento, garantita dall' art. 33 della Costituzione, nonché il principio costituzionale dell'accesso agli impieghi pubblici nel rispetto della regola del libero concorso».Ma il prof. Aldo Colleoni non ci sta e ha fatto sapere che farà ricorso, appellandosi anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Un provvedimento - sottolinea il docente - trasmesso dal Gabinetto del ministro al Tar del Lazio ieri sera poco prima delle 21. E che ha impedito ai giudici del Tribunale amministrativo di tenere l'udienza di merito fissata per oggi».