E questo anche nei prodotti biologici, come già avviene per quelli convenzionali. In sostanza viene esclusa la dicitura “biologico” dall’etichetta dei prodotti “la cui contaminazione accidentale da parte di OGM superi la soglia rilevabile dello 0,1%”. Considerando quindi i margini di approssimazione minimi delle rilevazioni, lo 0,1% in pratica significa un’esclusione completa dalla contaminazione di organismi transgenici. Altrettanto importante è la decisione del Parlamento europeo di rimandare in Commissione Agricoltura il testo della proposta per dirimere il conflitto di competenze tra Consiglio Europeo e Parlamento riguardo la capacità decisionale sulla regolamentazione di questo settore. L’ultima parola su OGM e bio spetta ora al Consiglio Europeo.
Soddisfazione per la decisione è stata espressa dall’Assessore provinciale all’agricoltura Avelio Marini che si è battuto con forza affinché non fosse elevata la soglia di contaminazione OGM nei cibi biologici: «Da tempo ci battiamo affinché l’agricoltura provinciale punti sul biologico e non sugli OGM – ha sottolineato Marini – significativa è stata, a tale proposito, la delibera di Giunta provinciale n. 86 del 19 marzo scorso con cui abbiamo aderito al “Manifesto europeo contro gli Ogm” chiedendo al Parlamento europeo di non approvare il regolamento che avrebbe dovuto introdurre un valore di contaminazione nell'agricoltura biologica rischioso per un settore nel quale l'Italia è leader produttivo a livello europeo. Non potevano dunque esimerci dall’appoggiare i due emendamenti presentati dall’on. Lavarra – prosegue Marini - che, a nome di tutto il gruppo socialista al Parlamento europeo, hanno ottenuto un ampio consenso facendo sì che la soglia di contaminazione degli OGM nel biologico fosse portata dallo 0,9% attuale allo 0,1%. Una vittoria -conclude Marini – che mi sento di condividere con tutti i Comuni della Provincia che hanno aderito al manifesto contro gli OGM e che per questo ringrazio».