Sanità, aumentano i trapianti

Sanità, aumentano i trapianti

L'ospedale di Ancona è al secondo in Italia, dopo quello di Verona, per tasso di donazione

A meno di due anni dall'inizio del servizio, le Marche si confermano tra le prime regioni  in Italia per il numero di interventi; di rilievo, ma in leggero calo rispetto al 2005, anche il numero delle donazioni registrate nell’ultimo  biennio. “Risultati molto  lusinghieri – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani nella conferenza stampa svoltasi  presso la sede della  Regione – che confermano la  lungimiranza  della scelta della Giunta di istituire, nel 2005, il Centro trapianti a Torrette”. Ma tutto questo non basta.“Per consolidare ulteriormente la cultura della donazione occorre – ha sottolineato  - implementare le risorse  umane  e strutturali al servizio del Centro, aumentare la disponibilità di sangue e intensificare l’informazione:tre  obiettivi importanti, da raggiungere al più presto con l’approvazione, entro l’estate, del nuovo Piano socio –sanitario regionale.”
Altri dati rilevanti – ha  affermato Duilio Testasecca, coordinatore del Centro regionale  per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti – sono il coinvolgimento fattivo nelle attività di donazione di quasi tutti  gli ospedali delle Marche, ad eccezione di quello di  Civitanova Marche;  l’elevato numero, 31, di  donatori effettivi  negli ultimi due anni, grazie ai quali l’Ospedale di Ancona  è al secondo in Italia, dopo quello di Verona, per tasso di donazione; l’avvio nel 2006, in collaborazione con la Banca dei Tessuti di Treviso, dell’attività di prelievo  multitessuto a cuore fermo. In leggero calo, rispetto al 2005, l’attività di  donazione delle cornee, ma il prelievo  ha soddisfatto in pieno  la richiesta di trapianti  sia  nelle Marche che nell’Umbria. 

Il consolidamento dell’attività di trapianto è  anche merito -ha osservato  Andrea Risaliti, capo dell’équipe  di medici - chirurghi, nefrologi, infettivologi, diabetologi, anestesisti - che operano in  stretta collaborazione tra loro. “Tra gli obiettivi per il futuro figurano  - ha  spiegato Giovanni  Frascà, direttore di Nefrologia – il trapianto simultaneo  di pancreas con il rene, il trapianto combinato fegato –rene e l’avvio del trapianto di rene da donatore  vivente”.   Altri obiettivi sono  il trapianto delle cellule  e, soprattutto, ha rilevato Carmine Ruta, dirigente del servizio Salute della Regione, il potenziamento della rete dei servizi.         

L’attività di trapiantologia nelle Marche è stata autorizzata nel mese di maggio 2005; i primi trapianti di rene e di fegato  sono  stati effettuati   il 30 maggio 2005 e il 2 agosto 2005; il primo trapianto di pancreas risale  allo scorso 8 marzo. L’età media dei pazienti  con rene trapiantato è di 51 anni, il tempo medio di attesa è di sette mesi, la degenza  diciannove giorni; su 124 pazienti in lista d’attesa,  52 provengono da  fuori regione.