Questa mattina i carabinieri del reparto operativo ascolano, di Montegiorgio e di Amandola, su ordine del gip Annalisa Gianfelice, hanno arrestato anche lo zio paterno delle ragazzine. L'uomo, un macedone di 54 anni, aveva vissuto fino a qualche anno fa a Comunanza con la famiglia del fratello finché questa non si era trasferita ad Amandola. Nell'assurda vicenda, fondamentale è stato l'aiuto di maresciallo Ada Fiorenzi della compagnia dei carabinieri di San Benedetto del Tronto, che grazie alle sue doti umane e professionali è riuscita a conquistare la fiducia delle tre adolescenti, le quali superando la paura che aveva impedito loro di rivelare ai genitori quello che accadeva, hanno raccontato a lei e a una psicologa nominata dal pubblico ministero, Umberto Monti, l'inferno subito. Qualche mese fa era stato arrestato anche un altro anziano del paese, accusato di aver compiuto atti sessuali sulle tre ragazzine in cambio di qualche decina di euro. Lo zio vrebbe abusato sessualmente per dieci anni almeno di una delle tre, la più grande, che attualmente ha 16 anni. Gli inquirenti sospettano che l'uomo abbia usato violenza anche sulla seconda nipote di 14 anni. Da due mesi le ragazzine sono affidate, da quando si è avuta notizia delle violenze, ad un istituto di Fermo.