Carrabs: "Un servizio che la giunta vuole garantire anche ai cittadini"
E' questo l’obiettivo del progetto Marche Way della Regione Marche di cui si è discusso in mattinata in un confronto tra dirigenti del servizio informatica e referenti della Regione e delle Comunità montane presenti anche in videoconferenza.
“Marche Way è un progetto precursore rispetto all’estensione della banda larga su tutto il territorio regionale – ha dichiarato l’assessore all’Informatica, Gianluca Carrabs - un servizio che la giunta regionale intende garantire non solo agli enti locali ma anche ai cittadini e alle imprese perché il grande gap infrastrutturale passa attraverso l’infrastrutturazione telematica”.
Nel corso del seminario - dopo l’introduzione di Lucio Forastieri, dirigente regionale all’Informatica sono stati illustrati traguardi e criticità del progetto: attualmente, il divario infrastrutturale si misura in banda larga. In Italia con 7,9 milioni di abbonati la diffusione si ferma al 13,4 per cento degli abitanti, al di sotto della media dell’Unione Europea.
Nelle Marche gli squilibri in termini di copertura e gap infrastrutturale sono dovuti principalmente al fatto che la regione è caratterizzata da molti piccoli Comuni, prevalentemente delle aree montane e con bassa densità abitativa, per cui la logica di investimento e adeguamento delle reti di telecomunicazione degli operatori privati porta spesso a ritenere non conveniente intervenire. In termini di numero di comuni, i territori marchigiani completamente scoperti rappresentano il 40 per cento del totale dei Comuni - 98 su un totale di 246 - mentre in riferimento alle aree rurali, solo il 55 per cento della popolazione di riferimento può disporre di un collegamento a banda larga di tipo Adsl.
“Marche Way nasce proprio per superare le criticità: la Regione ha realizzato un primo intervento a favore della Pubblica amministrazione, estendendo ai comuni più piccoli delle zone territoriali più svantaggiate l’accesso ai collegamenti a banda larga. Questo ha permesso alle Pubbliche amministrazioni di interagire tra loro in modo più agevole e veloce” ha aggiunto Carrabs.
Attraverso il progetto Marche Way, co-finanziato dal Cipe nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Società dell’Informazione, è stata realizzata una dorsale regionale. Come ha spiegato Sauro Brandoni, Dirigente del servizio risorse umane e strumentali, si tratta di un primo stralcio della rete di trasporto a ponti radio su frequenze dedicate per scopi di protezione civile, emergenza sanitaria e collegamento internet delle Pal di cui la Regione Marche è proprietaria.
Per assicurare la totale copertura infrastrutturale e di connettività, la Regione Marche ha sottoscritto con Anci, Upi, Uncem Marche un “Protocollo di Intesa per lo sviluppo di un sistema regionale di comunicazione a banda larga e lo sviluppo della società dell’Informazione” rivolto a cittadini e imprese per la crescita e la diffusione dei processi di eGovernment.
Entro il 2007 verrà inoltre definito un Piano Telematico Regionale per la realizzazione degli interventi riguardanti la diffusione della banda larga nelle Marche con il coinvolgimento degli operatori privati.