A San Benedetto denunciate tre persone, indagini in tutta Italia
L'azienda opera nel settore della commercializzazione dei telefonini.
Oltre 23 milioni di euro è l'imposta evasa e i ricavi non dichiarati amontano a per quasi 29 milioni. Emesse anche fatture per operazioni inesistenti per un imponibile di circa 90.200.000 euro. L'operazione, chiamata 'frode carosello', ha coinvolto diverse società in Italia e all'estero. Queste, attraverso fatturazioni fittizie e un vorticoso giro di assegni e movimentazioni finanziarie, consentono ad altre compiacenti imprese italiane di commercializzare telefoni cellulari a prezzi fortemente concorrenziali rispetto a quelli proposti dagli operatori di mercato. In pratica le società omettono di dichiarare e versare le imposte dovute, consentendo all'effettivo destinatario dei beni di beneficiare della detrazione di un'imposta di fatto non versata al fornitore. Le società, dopo un paio di anni dalla loro costituzione, cessano l'attività scomparendo e trasferendo la loro sede all'estero. Le indagini hanno portato gli investigatori anche fuori dalle Marche, raggiungendo, per gli stessi reati, altre società in Veneto, Liguria e Abruzzo. All''estero le società hanno sede in Grecia, Austria e Spagna. Per ora i denunciati sono tre.