A portare i saluti della giunta regionale saranno il vice presidente e assessore al Turismo, Luciano Agostini e l’assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini. All’interno del quartiere espositivo della Fiera di Verona, dal 29 marzo al 2 aprile, ci saranno circa 75 cantine marchigiane e presenteranno il vino proveniente dalle nostre terre. Oltre alle “etichette” delle migliori annate dei vini Doc marchigiani, saranno presenti al Sol (salone specifico dedicato all’olio) anche 5 produttori di olio selezionato e l’Assam, che attraverso l’allestimento di una saletta offrirà diverse degustazioni oleiche.
Oltre alle 75 aziende vinicole situate nello spazio della Regione, padiglione 7 - stand C6/7/8 e D7, al Vinitaly saranno presenti altri 29 produttori marchigiani ospitati negli spazi dei vari consorzi nazionali di appartenenza e in quelli delle singole aziende.
Al Salone internazionale dei vini e dei distillati è stata segnalata come meritevole del riconoscimento di “Benemerito della vitivinicoltura italiana” l’azienda agricola Giovanni e Francesca Marotti Campi di Morro d’Alba. Il 29 marzo l’azienda verrà premiata alla cerimonia di consegna della “Medaglia di Cangrande”.
All’interno del padiglione della Regione Marche, ricco di allestimenti, vivace nei colori e con un’animazione continua, è presente l’enoteca per orientare la promozione e la commercializzazione dei diversi prodotti.
“La nostra presenza alla Fiera di Verona – ha sottolineato Agostini - vuole rafforzare il connubio tra il settore enogastonomico e quello turistico. Un binomio importantissimo per il futuro della nostra regione in quanto parecchi turisti sono interessati ai nostri prodotti e soprattutto ai nostri vini . La speranza e che nelle occasioni di valore come il Vinitaly, le Marche possano riuscire a proporsi come regione del benessere ossia come regione in cui si vive bene e più a lungo, dove i prodotti sono sani e di ottima qualità.
“Negli ultimi anni – ha detto Petrini - il comparto vitivinicolo marchigiano si è fortemente impegnato nel rinnovo del suo patrimonio, puntando decisamente verso le produzioni a denominazione di origine. La produzione di vini ad indicazione geografica, in tutte le sue componenti, raggiunge ora circa il 70% della produzione media dell’ultimo triennio. Rispondere alle sfide del mercato significa avere piena consapevolezza dei propri mezzi e proporsi in maniera adeguata. Accanto ad aziende storiche e leader della regione, si stanno affiancando realtà interessanti che hanno tutte le premesse per raccogliere la sfida dei prossimi anni”.