Una nuova puntata che fa trasparire singolari atteggiamenti nel nuovo corso. E sempre più interrogativi sul modo di condurre un ente che da sempre è perno centrale del welfare di territorio.
Ascoli – Sembrerebbe rientrato l'incontro montano ad Amandola che si sarebbe dovuto tenere mercoledì tra Presidente e Vice Presidente della Fondazione Carisap e un numero “contenuto” di soci della stessa Fondazione. E' di oggi invece la convocazione dell'assemblea dei soci della Fondazione Carisap per il prossimo 1 dicembre, un venerdì, da tenersi presso la sede legale della Fondazione in corso Mazzini.
Si tratterebbe di quella convocazione straordinaria chiesta da 46 soci sulla vicenda della revoca per giusta causa del precedente Cda guidato da Mario Tassi. Era stata fissata per il 23 ottobre scorso ma poi rinviata su invito dell'Organo d'indirizzo del quale faceva parte anche l'attuale neo Presidente del Cda Maurizio Frascarelli.
Si tratta di una convocazione che era straordinaria allora perché i soci volevano capire cosa stesse avvenendo ed è davvero ancor più straordinaria oggi perché tra i punti c'è una sorta di censura ai soci per le pubblicazioni delle note ministeriali sugli accadimenti nella Fondazione Carisap.
Trasparenza fatti più in là.
Non
è affatto un bell'esempio per la comunità. Ora occorrerà vedere se
in quell'assemblea si parlerà di incompatibilità e ineleggibilità
presunte sia nell'Organo d'indirizzo che nel Cda.
Secondo segnalazioni al Mef fatte da componenti del Cda dimissionario di “problemini” ce ne potrebbero essere e chiedono al Mef di verificare.
In buona sostanza, se le presunte incompatibilità e ineleggibilità esistessero davvero si aprirebbe uno scenario rocambolesco: nell'Organo d'indirizzo che chiedeva la revoca per giusta causa del presidente Mario Tassi ci sarebbero componenti che non potevano neppure essere eletti in quell'Organo della Fondazione Carisap, né successivamente candidarsi alla Presidenza e nel Cda.
Situazione kafkiana sarebbe a dir poco.
Intanto non è dato sapere se sono state fatte le opportune verifiche secondo il dettato delle regole interne della Fondazione (Statuto, Codice Etico, Regolamento sulle designazioni etc).
Compiti di accertamento che sarebbe spettato al Collegio dei revisori contabili e al Segretario generale.
Che fine hanno fatto queste verifiche?
E che sta facendo il Ministero dell'Economia e delle Finanze che in
precedenza ha inviato lettere davvero stringenti?