Festa del mare e fondazione adriatica

Festa del mare e fondazione adriatica

L'idea sarebbe di affiancare alcuni eventi alla festa tradizionale

La festa si tiene annualmente nel capoluogo dorico, e potrebbe essere un’occasione di riflessione più ampia sulle opportunità di sviluppo delle Marche, tenendo conto della naturale vocazione verso est e il Mediterraneo.
L’idea è di affiancare, all’appuntamento che si tiene all’inizio di settembre, una serie di eventi, che coinvolgano tutto il territorio regionale e i protagonisti dello sviluppo, sia pubblici che privati.
Questo, anche alla luce di un impegno più complessivo della Regione che ha presentato una proposta di legge per la creazione della Regione Euroadriatica, che si pone come momento di confronto e di scambio di esperienze tra i soggetti più diversi.
Presenti Raimondo Orsetti, del gabinetto della Presidenza della Regione e dirigente del servizio Internazionalizzazione, Marco Bellardi, responsabile per la Regione della Cooperazione allo sviluppo, insieme a rappresentanti di Stella Maris (organizzatori della Festa del Mare), delle Province di Ancona e Pesaro Urbino, della CNA, del Consiglio regionale, della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, delle Camere di Commercio di Macerata e Ancona.
Le Marche sono regione a vocazione mediterranea interessate a disegnare nuovi scenari nella cooperazione transnazionale e transfrontaliera, attraverso il dialogo con i paesi che si affacciano su Adriatico e Mediterraneo, ha sottolineato Orsetti durante l’incontro. Dialogo volto a potenziare i rapporti culturali, umani ed economici nell’ambito dell’Euroregione Adriatica.
La Regione non vuole interferire sul carattere della festa dorica, bensì arricchire e coordinare le varie iniziative culturali presenti o in progettazione nel territorio. Sarebbe opportuno – ha aggiunto Orsetti – riferendo un’idea del presidente Spacca, dedicare l’evento ogni anno ad uno Stato diverso, a cominciare dalla Turchia, visto l’interesse che ruota intorno a questo Paese per le  tematiche relative all’allargamento dell’Unione Europea, e, anche, alla prossima visita nelle Marche delle maggiori autorità turche.
Durante l’incontro Bellardi ha sottolineato l’esigenza di individuare un programma da realizzare in due–tre anni, di stabilire un budget di spesa e le relative fonti di finanziamento, un comitato ristretto per la gestione del progetto. Come emerso nel convegno del novembre 2006 a Monte Conero sull’Euroregione Adriatica – ha sottolineato Bellardi – le risorse comunitarie, di qui al 2013, correranno maggiormente sulla sponda est dell’Adriatico, occorrono quindi legami e relazioni che necessitano di strategie di cooperazione non tradizionali. 
Data la portata del progetto, che riguarderebbe tutte le iniziative che legano il territorio marchigiano a quelli adriatico–mediterranei,  opportuna sarebbe una sua realizzazione in un arco di tempo pluriennale.
La riunione si è conclusa con l’istituzione di un comitato ristretto che prevede, oltre a rappresentanti di Giunta e Consiglio regionale, anche esponenti delle province di Ancona e Pesaro-Urbino, del Comune di Ancona, della CNA, delle Camere di Commercio di Ancona e Macerata, del coordinamento delle Fondazioni bancarie, e, naturalmente di Stella Maris. Il comitato si riunirà a breve per entrare nella fase operativa, individuando le iniziative che già si possono prevedere per l’edizione di quest’anno e il coinvolgimento di altri soggetti.