Preoccupati anche per lo stato dell'ambiente marino
Lo scopo è stato quello di esaminare le azioni da intraprendere per la perdurante emergenza ambientale dovuta al proliferare delle mucillagini lungo le coste della Regione.
In particolare, i pescatori della cooperativa pescatori di Senigallia, erano presenti il Presidente Monaco ed i rappresentanti Federico Castritota e Alfredo Sbrollini, e la cooperativa pescatori di Portonovo, Massimo Mengarelli ed Alessandro Stecconi, hanno affrontato il problema con il dirigente del settore pesca, che ha riferito che l’Assessore Paolo Petrini è in contatto costante con il Ministro Paolo De Castro e con il sottosegretario Guido Tampieri sull’evoluzione del fenomeno calamitoso.
Le attività di pesca subiscono danni gravissimi, anche ai motori e alle attrezzature. La preoccupazione dei pescatori non è solo per la sensibile riduzione delle catture e per le ripercussioni economiche sulla filiera ittica, ma per lo stato dell’ambiente marino.
I rappresentanti della piccola pesca hanno richiesto alla Regione di intraprendere alcune azioni, tra le quali l’attivazione del Fondo di Solidarietà nazionale per il riconoscimento della calamità naturale prevista dal Decreto Legislativo N. 154 del 26 maggio 2004.
La Regione si è detta disponibile a discuterne in ambito ministeriale e a chiedere anche che vengano decentrate le competenze e gli strumenti operativi affinché sia possibile intervenire in maniera fattiva sulle reali situazioni che si presentano nelle diverse realtà.
Le cooperative di Lega Pesca - ha detto il responsabile Simone Cecchettini - valutano positivamente gli sforzi della Regione tesi ad acquisire la disponibilità degli strumenti di intervento, e ritengono necessario che le Misure per la piccola pesca siano da subito trasferite alle Regioni, che hanno maggiore velocità e capacità operativa.
E’ stato inoltre auspicato che interventi quali: le forme assicurative, il credito per il settore, gli studi sullo stato dell’ambiente marino, entro le tre miglia dalla costa, il monitoraggio costante dell’eco-sistema marino dei tre compartimenti marittimi, siano trasferiti dallo Stato alla Regione.
I presenti, hanno preso atto della disponibilità della Regione, sollecitando un coordinamento del Ministero dell’Ambiente e delle Politiche agricole, alimentari e Forestali, della Regione Marche e degli Enti locali.