Secondo una inchiesta dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V, in genere si consumano farmaci fino a due tipi al giorno e ad assumerli sono soprattutto gli anziani, i disabili, i malati cronici o comunque coloro che hanno cattive condizioni di salute. In merito alla prevenzione va sottolineato che nel mese di realizzazione delle interviste a sottoporsi a visite specialistiche è stato il 24%. Per quanto riguarda invece le persone di 65 anni e più, è stato il 47% ha effettuato solo visite generiche, in particolare queste ultime hanno riguardato soprattutto gli ultrasessantacinquenni (63%). Nello stesso periodo, inoltre, sono stati numerosi gli accertamenti diagnostici specialistici a pagamento intero. Nelle Marche, infatti, hanno raggiunto quota 25% e la regione si distingue per le quote più alte di visite a pagamento. A ricorrervi sono soprattutto le persone di status sociale più elevato per la fiducia riposta nel medico o nella struttura di riferimento.
La media di notti di ricovero per le persone intervistate nei tre mesi prima delle interviste, è di circa otto giorni: il 38% è stato ricoverato per interventi chirurgici, il 22% per cure mediche, il 18% per accertamenti sul proprio stato di salute e il 17% per il parto. Alta inoltre la percentuale di coloro che hanno fatto ricorso alla riabilitazione: è stato infatti oltre il 55% dei marchigiani a ricorrere a servizi sanitari di riabilitazione, ricorso che è più frequente con l’avanzare dell’età e soprattutto tra le donne. Al contempo è soltanto l’1,2% degli intervistati ad aver fatto ricorso al Day Hospital.
L’indagine ha inoltre messo in evidenza il giudizio sulla qualità dell’offerta sanitaria nel territorio di residenza: punteggio intermedio, ovvero compreso tra il 5 e il 6 in una scala di punteggi da 1 a 10, per il 43% degli intervistati, ma un consistente 36% ha espresso un giudizio più che soddisfacente attribuendo un punteggio compreso tra il 7 e il 10, mentre per il 16% il giudizio sul servizio sanitario si è attestato su punteggi compresi tra 1 e 4. Osservando invece la valutazione che i cittadini hanno dato sui cambiamenti avvenuti nel servizio sanitario, si è riscontrato che per il 32% dei marchigiani intervistati negli ultimi dodici mesi dall’intervista è avvenuto un peggioramento, per il 44% non ci sono stati grandi cambiamenti, mentre per appena il 7% si è verificato un miglioramento.
Grande fiducia è riposta nella figura del medico di famiglia, al quale per prendere decisioni importanti sulla salute si rivolge oltre il 70% dei marchigiani intervistati. A decidere autonomamente dopo aver sentito diversi pareri è il 12%. In particolare la regione Marche è, insieme alla Toscana, quella in cui il ricorso al medico di famiglia per le scelte importanti è il più frequente.
Questi i principali risultati di un’indagine Istat i cui dati per le Marche, riferiti all’anno 2005, sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V.