Conferenza stampa fine anno Regione – Ordine giornalisti Marche.
Ancona - “Quattro
riforme attese da anni (Riforma degli enti sanitari e nuovo Piano
socio-sanitario, Legge urbanistica, Piano delle infrastrutture Marche
2032), centinaia di milioni di risorse europee impegnate e
soprattutto cantieri al lavoro su tutto il territorio. Il 2023 è
stato un anno denso di cambiamenti con un motto ben preciso:
discontinuità rispetto al passato, il passaggio dalle parole ai
fatti concreti per il rilancio delle Marche”.
Così il presidente
della Regione Marche Francesco Acquaroli nel corso della tradizionale
conferenza stampa di fine anno organizzata in collaborazione con
l’Ordine dei Giornalisti e coordinata dal presidente dell’Ordine
Franco Elisei.
“È stato un anno di intenso lavoro – ha
proseguito Acquaroli -, il primo dall’inizio del mandato in cui,
nonostante gli strascichi della pandemia e della situazione mondiale,
abbiamo potuto operare nell’ordinario, pur continuando a seguire le
emergenze dei nostri territorio. E abbiamo dimostrato che dalle
parole siamo passati ai fatti. Risposte concrete a problemi
decennali. Ricordo tra le tante sfide l’impegno per velocizzare la
ricostruzione, le risposte per l’alluvione del 2022, il lavoro per
potenziare l’aeroporto e i voli della continuità territoriale e i
collegamenti con l’interporto, i cambiamenti nel turismo con l’Atim
che hanno permesso la tenuta delle presenze turistiche e soprattutto
l’incremento delle presenze straniere (+10 nel 2023), la promozione
dei borghi come testimonial della nostra qualità della vita. Non
posso inoltre dimenticare che i dati sull’occupazione denotano un
elemento positivo concreto su cui basare anche le politiche del
futuro. Ora è tempo di dare pieno compimento alle riforme approvate
a partire da quella della sanità, l’approvazione del piano
sanitario arrivata ad agosto a cui seguiranno gli atti aziendali, che
speriamo produca gli effetti auspicati sulle liste d’attesa e per i
servizi sul territorio più vicini ai cittadini. Non pretendevamo di
risolvere tutto in tre anni, molto condizionati dalla pandemia, ma
abbiamo impresso un cambio di marcia che è sotto gli occhi di tutti.
La nostra Regione è stata ferma per 30 anni, in cui sono fatti tanti
discorsi sul futuro: noi oggi raccontiamo progetti avviati, cantieri,
opere in corso di realizzazione, non li annunciamo. Di questo
ringrazio le istituzioni, i servizi regionali e soprattutto i
marchigiani, perché vedo nella grande maggioranza dei casi,
collaborazione, disponibilità e comprensione per la soluzione dei
problemi. Dobbiamo essere sempre più uniti senza lasciare spazio ai
campanilismi, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e della
nostra bellezza da nord a sud, dai Sibillini all’Adriatico. Sono
state abbattute tantissime barriere e abbiamo ottenuto tante
soddisfazioni a partire dalla nostra enogastronomia protagonista nel
mondo. La sfida del 2024 è continuare a essere protagonisti non solo
per raccontare le Marche, ma addirittura per continuare a
rappresentare l’Italia, un palcoscenico che ci siamo meritati e che
finalmente abbiamo trovato”.
Il presidente Acquaroli ha quindi
raccontato il lavoro fatto dalla giunta e insieme al consiglio
regionale nel corso del 2023. “Ringrazio per il lavoro svolto il
consiglio regionale con cui abbiamo approvato il piano sociosanitario
– ha detto -. Per la prima volta abbiamo un atto rinnovato in base
a dati e ricerche approfondite sul fabbisogno, per individuare
criticità, tarare il servizio sulla domanda ed evitare la mobilità
passiva. Questa riforma insieme all’atto che ha conferito
personalità giuridica alle Ast darà più forza ai territori e per
il tramite degli atti aziendali vedremo effetti concreti del
cambiamento già dal 2024”. Tra le “riforme epocali” anche la
legge del governo del territorio e il piano infrastrutture,
“strumenti fondamentali – ha sottolineato Acquaroli – per
evitare lo spopolamento delle aree interne e l’affollamento sulla
costa e per garantire uno sviluppo del territorio con strumenti
aggiornati e procedure più snelle”.
Per quanto riguarda il
bilancio il presidente ha ricordato di aver ereditato dalla
precedente amministrazione lo status europeo di “regione in
transizione”.
“Per questo fatto – ha spiegato - avendo perso
competitività, gli indici macroeconomici soffrono. Abbiamo quindi
deciso di accelerare rispetto alla programmazione europea 21-27
approvando un bilancio che punta in modo prioritario al pieno
utilizzo della programmazione europea nel minor tempo possibile.
Abbiamo maggiori risorse per recuperare il gap ristrutturando il
bilancio, abbiamo cofinanziato la programmazione europea in una fase
in cui tutti i settori soffrono ed emanato bandi per oltre mezzo
miliardo di euro di cui aspettiamo gli effetti già nei prossimi
mesi. Il fatto che a dicembre 2023 siano state bandite il 30% cento
delle risorse è motivo di grande orgoglio”.
La Regione ha
garantito il cofinanziamento con risorse regionali per i fondi
europei della programmazione 21-27, con 59 milioni per il 2023, 41
per il 2024 e 64 per il 2025 e 49 per il 2026. Questo e il grande
lavoro delle strutture regionali ha permesso di emanare bandi
regionali per 501 milioni di euro (FESR 157 milioni, FSE+ 112
milioni, FEASR 232 milioni). Acquaroli ha quindi ricordato la “grande
opportunità” della firma ad Acqualagna con il Presidente del
Consiglio, come seconda Regione in Italia, dell’Accordo per i Fondi
di Sviluppo e Coesione, che stanzia per le Marche 532,5 milioni di
euro, così suddivisi: 333,6 milioni (Fondi FSC destinati a opere
infrastrutturali), 154,3 milioni (Fondo di rotazione, destinati ad
altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale,
istruzione e formazione), 44,5 milioni altre risorse ordinarie
nazionali di cofinanziamento opere. Il presidente ha evidenziato poi
i risultati della ricostruzione post-sisma, che per la ricostruzione
privata ha visto nelle Marche raddoppiare nel 2023 rispetto all’anno
precedente i fondi erogati dall’USR Marche, per oltre 1 miliardo di
euro, mentre per la ricostruzione pubblica l’approvazione del piano
delle opere pubbliche da 642 milioni di euro per 742 interventi
finanziati.
Un anno importante anche per il ripristino dei territori
colpiti dall’alluvione del settembre 2022, che ha visto impegnati i
400 milioni stanziati dal Governo, così ripartiti 70 milioni
liquidati per somme urgenze/primi ristori (5/20 mila €), 110
milioni per il Piano del Commissario opere strutturali, 150 milioni
il Fabbisogno ristori privati (scadenza domande 31 dicembre) e 70
milioni per rimodulazione piani di Protezione Civile e ulteriori
interventi, a cui si aggiungono oltre alle risorse stanziate dalla
Regione anche i 20,9 milioni del Fondo di solidarietà dell’Unione
Europea. Altro traguardo, dopo 15 anni, il Piano Triennale delle
politiche attive del lavoro per 350 milioni euro per migliorare
l’inserimento e il reinserimento, nel mondo del lavoro, dei
disoccupati, con priorità per giovani e neet, donne, soggetti in età
avanzata, persone con disabilità. Sempre nel 2023 è scattata
l’operazione “Credito Futuro Marche” con cui la Regione si è
dotata di un soggetto gestore unico per tutti gli strumenti
finanziari e di sostegno all’accesso al credito attivabili su tutti
i fondi (FESR, FSE, PSR od eventualmente su risorse regionali), che
gestirà un ammontare di circa 91 milioni di euro complessivi di
intervento pubblico. Per quanto riguarda lo sviluppo del Polo
intermodale l’anno appena trascorso ha visto l’insediamento del
polo logistico di uno dei maggiori player mondiali del settore presso
l’Interporto Marche. L’Aeroporto di Ancona ha registrato un
aumento dei passeggeri nel 2023: 530 mila (2021: 241mila, 2022: 468
mila), +75% destinazioni nel 2023 rispetto al 2022 (9 nuove
destinazioni tra cui quelli della continuità territoriale),
ricordando anche l’importante accordo Aerospazio CNR- Regione
Marche e l’uscita dal commissariamento UE (aprile 2023). Un anno
importante anche per l’individuazione delle soluzioni per lo
sviluppo del Porto di Ancona, con la Penisola che ne farà uno degli
scali più competitivi del Mediterraneo. Tra le azioni regionali
infine il presidente ha elencato: la conferma del finanziamento per
le borse di studio di medici di medicina generale e contratti
aggiuntivi per medici specialisti (3 milioni nel 2024) e lo
stanziamento nel bilancio appena approvato di una somma, la conferma
del finanziamento per manutenzione ordinaria e straordinaria dei
fiumi per 8,4 milioni nel 2024, l’incremento del finanziamento per
gli asili nido per 4 milioni nel 2024, le misure per la cultura come
il bando unico e i direttori di rete.