Massaggio infantile, un aiuto per capirli

Massaggio infantile, un aiuto per capirli

Un buon sostegno anche nei disturbi del ritmo sonno-veglia.

Presso il Centro per le Famiglie di San Benedetto del Tronto in via Manzoni, nello stabile sede del Consultorio e dell’asilo nido comunale “La Mongolfiera”, continuano ad essere organizzati corsi di massaggio infantile, tenuti da un’insegnante formata dall’AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile).
I corsi consistono in 4/5 incontri di un’ora e mezza ciascuno una volta alla settimana, con genitori e bambini in un’età compresa fra il primo e il nono mese di vita. Il massaggio viene dimostrato dall’insegnante attraverso una bambola.
Gli incontri comprendono l’apprendimento dei benefici del massaggio, della sequenza completa dei massaggi, di modalità che possono dare sollievo al bambino che soffre di stipsi, meteorismo, coliche addominali e pianto. Il massaggio infantile può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonno-veglia.
Si tratta di un’esperienza di profondo contatto affettivo tra genitore e bambino, che favorisce il rilassamento di entrambi. Non è una moda. È un’arte antica che nutre e sostiene nell’arte di essere genitore e che aiuta a capire il particolare linguaggio del bambino, ascoltandolo con rispetto e amore.
Inoltre, facilitando con il massaggio la conoscenza delle varie parti del corpo e quindi sviluppando nel bambino l’immagine di sé, egli si sentirà sicuro ed amato attraverso il tocco del proprio genitore. Attraverso il massaggio, man mano che il bambino cresce, accumula dentro di sé una riserva di sensazioni appaganti e positive. Così, sulla scia del suo ricordo, trasforma poco a poco la figura materna e la sua tenerezza in immagini interiori, capaci di dargli fiducia, sicurezza e affetto, anche quando non è a stretto contatto con la madre.
Il massaggio può quindi dare un valido aiuto per la formazione del “processo di attaccamento” che inizia nel periodo pre-natale, si consolida con la nascita e continua nel primo anno di vita. Come dice l’antropologo Ashley Montagu, «Il bisogno di contatto fisico è commovente. Se esso non viene soddisfatto adeguatamente, anche se tutti gli altri bisogni lo sono, egli o ella ne soffrirà».
Per informazioni tel. 0735.794259 (Luciana Di Stefano) o l’insegnante AIMI, Donatella Pomili ai seguenti numeri: abitazione 0735.631765, cellulare 339.6224072.