Il progetto 'H2O: l’elemento unificante' per riunire i Comuni del Piceno in una progettualità di area vasta

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Il progetto 'H2O: l’elemento unificante' per riunire i Comuni del Piceno in una progettualità di area vasta

“H2O: l’elemento unificante”, che vede coinvolti, oltre al Comune di Ascoli Piceno, anche quelli di Castel di Lama, Colli del Tronto, Cupra Marittima, Folignano, Grottammare, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli.

Si è svolta questa mattina alla sala De Carolis e Ferri di Palazzo Arengo la conferenza stampa di presentazione della strategia territoriale “H2O: l’elemento unificante”, che vede coinvolti, oltre al Comune di Ascoli Piceno, anche quelli di Castel di Lama, Colli del Tronto, Cupra Marittima, Folignano, Grottammare, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli.


Marco Fioravanti: “Allora, abbiamo deciso di organizzare questo appuntamento perché da oggi i nostri Comuni, quelli che hanno partecipato alla strategia territoriale urbana H2O, l'acqua come elemento unificante, entrano nella fase operativa delle progettualità che poi verranno messe in campo. Ringrazio i Comuni per la loro presenza. Ringrazio l'ingegner Piccioni e Giorgio Bisirri per aver, diciamo, sviluppato la strategia e soprattutto per aver messo in piedi un progetto di territorio molto importante L'elemento dell'acqua è l'elemento essenziale per l'essere umano ma anche l'elemento che può sviluppare una strategia di territorio, l'elemento che unisce i comuni della provincia e quindi attraverso un accordo di fiume, l'accordo del fiume Tronto abbiamo sviluppato un progetto che è arrivato prima nelle marche per promuovere lo sviluppo sociale, economico, ambientale, integrato ed inclusivo la cultura e il patrimonio naturale nonché il turismo sostenibile Questa strategia la costruiamo insieme a livello di promozione e di progetto in materiale cercando di fare, abbiamo fatto diversi incontri con i vari sindaci, con i vari comuni per costruire e mettere insieme anche le singole strategie già sviluppate all'interno dei singoli comuni al fine di coinvolgere il più possibile enti, istituzioni, soggetti pubblici, il comune ha già emanato tre avvisi pubblici, uno è un avviso rivolto ad enti del terzo settore per avviare un processo di coprogettazione, il secondo finalizzato ad edificare giardini o parchi di interesse botanico o pregio artistico il terzo per manifestazioni di interesse rivolto ad enti privati che vorranno contribuire alla definizione di successiva attuazione della strategia urbana questo è un progetto che non solo porta risorse per poter promuovere e valorizzare il territorio ma può anche continuare un processo che abbiamo attivato con la candidatura di Ascoli Capitale della Cultura ossia mettere insieme vari territori e riempire un puzzle con iniziative culturali e territoriali dentro una strategia di territorio ovviamente ringrazio i comuni presenti e ringrazio i comuni che hanno coprogettato insieme a noi e soprattutto anche creduto in questo progetto di rigenerazione urbana perché con questa strategia possiamo anche attivare un nuovo processo amministrativo all'interno c'è anche il parco della salute quindi non solo parco a livello ambientale ma anche parco per dare un servizio anche alle persone con disabilità cercando anche di amplificare un processo sociale legato al fatto ambientale”.



Domenico Pellei, assessore del comune di San Benedetto del Tronto: “Ringrazio il sindaco Marco Fioravanti di questa premessa molto chiara e ampia sulla progettazione che riguarda la misura degli investimenti territoriali integrati del Por Fesr 2021-2027 . Si tratta di un intervento che valorizza un territorio con il Comune capoluogo di provincia, capofila di queste politiche integrate e mi permetto di aggiungere semplicemente questo, nell'acronimo H2O elemento comune oltre all'acqua, che sicuramente ha un significato, un valore indubbio a peso c'è anche un po' l'aspetto legato all'Horizon, Heritage e Omnes, le H2H e la O che dicono proprio l'ottica dentro la quale sviluppare questi interventi integrati l'ottica della memoria dentro come possibilità di un'apertura all'orizzonte, al futuro, quindi spazi perché poi sono interventi su spazi, parlava il sindaco di giardini, parchi, misure dell'abitare etc dalla memoria per aprirsi verso quelle che possono essere le politiche di sostenibilità del futuro. L'ultima osservazione è questa, l'intervento ITI porta alla creazione di una sustainable contract un contratto di sostenibilità che è quello che abbiamo sottoscritto come Sindaci, quindi ecco una comunità sostenibile che si interfaccia, colloquia, dialoga, struttura insieme le misure da adottare quindi ecco massima fiducia da parte di tutti nello sviluppare politiche condivise perché questa misura della Comunità Europea mediata dalla Regione Marche alla fine abbia una ricaduta di carattere territoriale, questo è quanto e ringrazio di nuovo il Sindaco, oltre che per la premessa dell'ospitalità qui è sempre particolarmente bella”.


Massimo Narcisi, sindaco di Monsampolo: “Sì allora buongiorno a tutti, buongiorno ai colleghi sindaci, amministratori, progettisti, dirigenti, al di là di quanto detto dal sindaco Fioravanti mi piace sottolineare, l'ho già fatto in altre occasioni, la modalità con cui ci approciamo a vivere questo tipo di progettualità quindi uno schema di gioco che ci siamo dati proprio con la partita che abbiamo giocato per Ascoli Capitale della Cultura, quindi questo metterci insieme più comuni di varia grandezza nel nostro territorio per cercare di portare avanti linee condivise da attuare sul nostro territorio e questo progetto va proprio in questa direzione, quindi ci siamo messi insieme con questo filo rosso che ci unisce che è l'acqua, che è il fiume Tronto, che è la costa per sviluppare non soltanto degli interventi all'infrastruttura che saranno principalmente concentrati ovviamente su Ascoli e su San Benedetto ma tutta una serie di buone pratiche, tutta una serie di interventi che avranno una ricaduta dal punto di vista turistico, dal punto di vista della qualità del vivere anche nei nostri territori più piccoli quindi sicuramente è una modalità sulla quale Monsampolo c'è quindi che ha condiviso dall'inizio e quindi siamo felici di essere qui cercando appunto di continuare a lavorare in squadra, cercando appunto di continuare ad adottare questa metodologia che a mio avviso per i nostri territori e per il Piceno è la strada giusta da seguire quindi grazie al Comune di Ascoli che ci ha comunque messo insieme, che ci ha dato questa opportunità e che comunque porta avanti grazie anche ai progettisti, agli uffici tutta la parte che c'è dietro, tutto il back office di questa progettualità quindi iniziamo e non vediamo l'ora di partire appunto con questa fase operativa”.


Stefano Falcioni, assessore del comune di Castel di Lama: “Ringrazio il Sindaco di Ascoli per aver permesso al Comune di Castel di Lama di partecipare a questa iniziativa, ringrazio la Regione Marche per il bando, sono sempre bene a cercare strategie territoriali condivise anche tra Comuni limitrofi per migliorare il nostro territorio auspico che questo sia un punto di partenza anche per questo progetto per continuare in futuro con altri bandi che possano permettere interventi anche su Comuni che ora partecipano solo con interventi non materiali. Avevo visto proprio leggendo il bando mi era venuto in mente un intervento che dobbiamo fare a Castel di Lama che purtroppo per problemi di risorse economiche non siamo riusciti a mettere in programma però speriamo che nel prossimo futuro insieme riusciamo a fare questo tipo di intervento”.


Alessandro Rocchi, sindaco di Grottammare: “Grazie Sindaco mi unisco ai ringraziamenti tanto a Marco Fioravanti, il Sindaco di Ascoli per aver creato questa rete di contatti, pure vorrei mettere in evidenza la modalità come avete fatto tutti di uscire dalla logica del ragionamento per singolo comune ma ragionare su un'ottica più territoriale quindi sicuramente questa sarà la forza del futuro degli enti locali, dei ragionamenti su area territoriale più anche, quindi non rimanere chiusi all'interno del proprio comune ma ragionare come territorio, in questo caso il bando servirà al di là come è stato evidenziato in interventi strutturali ad Ascoli e San Benedetto, ma servirà per una promozione del nostro territorio, mettere in evidenza le nostre ricchezze dal punto di vista culturale e anche turistico sfruttando tutta la parte anche della sostenibilità quindi un nuovo ringraziamento a tutti i progettisti, ai dirigenti, a tutti quelli che si sono adoperati per arrivare a questo punto che non era scontato”.



Ing. Maurizio Piccioni:In questa nuova programmazione appunto sono stati individuati come target territori con almeno 100.000 abitanti, questo ha consentito proprio questa lettura di area vasta che è una sfida, una sfida che chiaramente il Comune di Ascoli ha raccolto con una proposta presentata in Regione e che andremo a sviluppare insieme, quindi come è stato detto sarà interessante vedere da qui al 2028, come orizzonte temporale, dobbiamo chiudere e rendicontare il progetto entro il 31 dicembre 2028, sarà interessante proprio confrontarci su questi temi, temi della sostenibilità, della promozione del territorio, ma ci sono anche le sfide sociali nell'ambito dell'FSE quindi abbiamo sia fondi FESR che fondi FSE in questo finanziamento che andremo a poi esplicitare con delle progettualità ben precise che andranno costruite insieme, e in questo finanziamento è prevista anche un affiancamento di tutta l'area urbana, di cui Ascoli è capofila, di un'assistenza tecnica robusta che invito ad aggiungere qualche dettaglio in più giorno a livello così di contenuti anche perché la strategia deve essere costruita, non abbiamo nulla di preconfezionato. Nel primo incontro di progettazione fatto con il sindaco Fioravanti avevamo l'elenco di tutti i Comuni dell'area urbana di Ascoli, quelli ammissibili. Ci siamo detti, chi convinciamo? La risposta del Sindaco è stata tutti. Per cui questo conferma un po' la volontà di coprogettare e di garantire una maggiore coesione rispetto alle politiche”.



Giorgio Bisirri, progettista: “Senza scendere nei dettagli dei singoli interventi parliamo degli assi delle direttrici di sviluppo che abbiamo provato ad articolare la nostra strategia.

La prima è sicuramente quella dell'ambiente, quindi di una società più verde, di un territorio in grado di valorizzare dinamiche ecologiche nonostante l'esigenza di uno sviluppo abitativo e di uno sviluppo imprenditoriale, su questo ci sono diverse azioni che guardano al Parco della salute che verrà realizzato a Monticelli, c'è il parco di Villa Rambelli a San Benedetto e uno dei parchi che era finora rimasto chiuso al pubblico di Ascoli che attraverso uno degli avvisi che citava prima il sindaco è stato restituito alla cittadinanza, quindi il parco di pregio culturale perché ci sono delle sculture che sono tutelate dalla sovrintendenza, l'esigenza dell' ex Villa Pacifici verrà riacquisita nella disponibilità del comune attraverso titolo reale di godimento e quindi aperto ai cittadini dopo un intervento di rifunzionalizzazione. Abbiamo poi la dimensione inclusiva sociale, una si gioca sul territorio di Ascoli che è un piccolo intervento di riqualificazione di una struttura per l'Active Aging che è collocata sul Lungo Castellano, invece abbiamo una proposta che è stata selezionata a seguito di un'evidenza pubblica tra cui domani si uniranno i tre coordinatori degli ATS competenti per tutti i nostri Comuni che guarda la sperimentazione di un servizio di telemonitoraggio e teleassistenza degli anziani per garantirne l'Active Aging. Abbiamo poi tutta un'attività che riguarda piuttosto il tema dell'attrattività territoriale, quindi iniziative di promozione integrata del territorio con attenzione specifica agli interventi che saranno realizzati, c'è un'iniziativa di coordinamento delle DMO (destination management organization), quindi dei modelli organizzativi che valorizzano la promozione turistica dei diversi territori.

Poi abbiamo un'iniziativa specifica, oltre al contratto di fiume che sicuramente è un elemento innovativo che caratterizza il progetto, c'è tutta un'attività di capacitazione, quella che è iniziata con Ascoli 2024 e che è proseguita con l'ITI verrà accompagnata lungo tutto l'iter del progetto attraverso la creazione di un gruppo di lavoro misto che coinvolge tutti i Comuni e che insieme dovrà accompagnare la realizzazione delle attività trovando anche ulteriori opportunità di sviluppo. L'idea è creare attraverso questa intesa istituzionale una comunità di pratica per gli operatori di tutti i Comuni, fra le strutture e i servizi che i comuni hanno una comunità di pratica in grado di iniziare a strutturare processi, flussi e modalità di lavoro sempre più coese per cercare di gestire una strategia coordinata fra le amministrazioni.

L'orizzonte temporale del progetto è il 3-12-2028. Confidiamo di chiuderlo prima rispetto alla programmazione dei tempi, però questo è quanto abbiamo presentato per avere anche un margine di flessibilità ulteriore.

Noi siamo partiti già da subito con la progettazione esecutiva, i lavori devono essere avviati entro 180 giorni dalla firma della convenzione, quindi ci sono state affidate le progettazioni esecutive degli interventi infrastrutturali che ricordo sono Parco della Salute, Parco Ex Villa Pacifici, per Rambelli stiamo procedendo e per la struttura per l'activating di Lungo Castellano. Stiamo ragionando su interventi prevalentemente di natura immateriale. L'unico altro intervento materiale che partirà dopo il marzo 2026 è un intervento di completamento del Pinqua di Ascoli, nel senso che attraverso il Pinqua strategico, il Pinqua pilota, che occupa 75 milioni, noi avremo la disponibilità di 76 immobili già riqualificati per gestire iniziative di housing sociale all'interno del comune di Ascoli. L'intervento finanziava solo le mura per cui una quota del progetto ITI è stata messa a disposizione, circa un milione e quattro di euro, per l'allestimento degli immobili in modo tale che a Marzo si consegnano le infrastrutture. Verranno arredati e quindi è già cantierabile la messa a disposizione dei cittadini perché altrimenti sarebbe mancato un milione e quattro all'appello, Avremo avuto solo dei contenitori senza la possibilità di renderli immediatamente funzionali.

Poi abbiamo un intervento di community building che è un'attività immateriale all'interno del quale verranno realizzate l'accordo di fiume per il medio e basso Tronto e verrà realizzata quella che dicevo essere il sistema di coordinamento tra le destination management turistiche di tutti i territori. Abbiamo delle azioni di valorizzazione e promozione che cubano circa 380 mila euro che verranno realizzate per promuovere non genericamente i territori ma da regolamento FESR possiamo promuovere gli interventi e le direttrici di sviluppo che sono oggetto specifico della nostra strategia. Abbiamo poi un intervento che riguarda la digitalizzazione, la possibilità di poter alimentare i nostri sistemi di promozione turistica e culturale territoriali anche attraverso la produzione di contenuti digitali che possono rendere maggiormente attrattivo il territorio.

Infine, l'ultimo intervento è quello che dicevamo finanziato dall'FSE, noi abbiamo 5 milioni di FESR e 600 mila di fondo sociale europeo. Con il fondo sociale europeo abbiamo fatto un avviso in coprogettazione, abbiamo ricevuto in sede di candidatura del Comune tre proposte che sono state selezionate e l'intervento che è risultato aggiudicatario dell'avviso è un intervento di teleassistenza e telemonitoraggio legato alla popolazione turistica. L'impatto complessivo a livello economico sul Piceno di questa progettualità comune è di 5 milioni e 600 mila, 5 milioni di FERS e 600 mila di FSE”.