I cittadini non ci stanno e tappezzano la città di volantini
Eppure la questione sull'ex comparto Firenze, sembra tutt'altro che essersi esaurita. Se ne sarebbe dovuto parlare anche ieri in Consiglio comunale ma l'ordine del giorno in questione è stato rimandato alla prossima seduta. Sempre in questa sede è stato distribuito un volantino scritto da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi di Ascoli Piceno. Il foglietto sta tappezzando le vie circostanti all'ex comparto Firenze ed è una vera e propria “pubblicità” a tappeto contro la decisione dell' amministrazione comunale che vorrebbe fare di quel luogo, tra l'altro uno dei pochi polmoni verdi del quartiere, l'ennesimo elogio al cemento. Non solo, una dei pochi esempi ascolani di Eclettismo, Villa Petronio, e i suoi rari cedri del Libano, andrebbero abbattuti.
Alcuni passi del volantino, al cui interno c'è disegnata anche una cartina del posto prima e dopo i lavori.
"Il 2 ottobre 2006 il consiglio comunale di Ascoli Piceno, riunito in seconda convocazione, ha approvato con i soli voti del centro destra, il piano particolareggiato di via Firenze. Prima però hanno dovuto annullare la precedente delibera votata nell'aprile 2004.
Il progetto del 2004 era stato presentato da un professionista socio della società di ingegneria di cui faceva parte il sindaco Piero Celani.
Da un piano planivolumetrico convenzionato di interesse privato di 33.000 mc, presentato da due ditte private, bocciato clamorosamente in Consiglio, si passa ad un piano particolareggiato (fittizio) di iniziativa pubblica presentato dal Comune di oltre 44.000 mc.
Questa volta il progetto è stato approvato dagli uffici comunali perché ritenuto di interesse pubblico mentre i veri progetti pubblici sono chiusi e dimenticati nei cassetti comunali. Il Sindaco ha pensato bene di ampliare di altri 10.000 metri cubi il piano convenzionato di iniziativa privata del 2004, annullato perché sbagliato.
Vogliamo chiarire subito un aspetto fondamentale: in quella zona si può costruire. Lo prevede il vecchio piano regolatore e il piano particolareggiato esecutivo (PPE) dell'intero quartiere. E' vietata però qualsiasi deroga o forzatura per arrivare a costruire di più di quanto sia consentito.
Grazie al nuovo piano pubblico si permette ai proprietari delle aree di raddoppiare l'indice edificatorio e con essi i volumi da 3 a 6 mc/mq.
Dov'è l'interesse pubblico in questa storia? Qual è il vantaggio per la collettività, oltre a tanto cemento e aumento di auto e traffico?
In nome dell'interesse pubblico saranno abbattuti tutti gli alberi del parco di Villa Pertonio, compresi i cedri del Libano e con essi spariranno le migliaia di mq di verde presenti.
In compenso il progetto prevede per il verde solo 210 mq invece dei 1600 previsti per legge e dei 5.000 mq previsti dal vecchio piano del 1985 a cui il Comune fa tanto riferimento. Dov'è la vasta area verde promessa dal Sindaco nel giornalino comunale dell'ottobre 2006?
Si demolirà l'ex caserma, l'edificio più antico di Porta Maggiore, presente già sul catasto gregoriano.
Si costruiranno 5 edifici di 6 piani altri oltre i 20 metri. Da questi si ricaveranno circa 110 appartamenti, decine di negozi e uffici. Il che significa traffico e nuovi parcheggi.
Nei prossimi giorni il consiglio comunale sarà chiamato a respingere tutte le 41 osservazioni presentate da cittadini, associazioni e Provincia, presentate per modificare il progetto a favore dei residenti. Il Sindaco ha chiesto di annullare tutte le osservazioni presentate".