Indagine dei finanzieri di Ancona con l'Antimafia, 280 mila le transazioni irregolari
Quello che ha preoccupato gli investigatori è che attraverso questo sistema passano anche finanziamenti alle organizzazioni criminali ed al terrorismo. In Italia ogni anno, vengono trasferiti 1,4 milioni di euro. Il girto d'affari è il secondo del mondo, dopo gli Stati Uniti. Le indagini hanno portato alla luce movimenti di denaro fatti da un'organizzazione dedita alle scommesse clandestine, da personaggi attivi nel traffico di sostanze stupefacenti, e da evasori fiscali. Ci sono anche flussi di denaro riconducibili a tre soggetti sospettati di appartenere ad organizzazioni terroristiche del fondamentalismo islamico, e residenti in provincia di Ancona. In sintesi si può dire che si tratta di un sistema bancario parallelo in cui transitano flussi imponenti di denaro contante, proveniente da attività illecite e che soprattutto si sottrae ad ogni controllo. L'indagine è stata avviata su specifico indirizzo della Direzione nazionale antimafia. Il procuratore nazionale Pietro Grasso ha affermato che il 30% delle agenzie in Italia (dunque ottomila), sarebbero abusive o irregolari. L' indagine è quindi tutt' altro che conclusa e verrà allargata a tutto il territorio nazionale. Fa riflettere quel mare di soldi - nel solo 2005 sono transitati per i money transfer italiani qualcosa come 1,4 miliardi a fronte dei 750 milioni del sistema bancario 'ufficiale' - che nella maggioranza dei casi non si sa da dove provengono e dove vanno a finire. Emblematico anche il caso di una sub agenzia di Ancona: in 4 mesi ha inviato in Colombia 1,5 milioni. Una cifra spropositata, sottolineano gli investigatori, vista la scarsissima presenza di immigrati colombiani in Italia, che è molto probabile provenga dal traffico di sostanze stupefacenti.