San
Benedetto - 20 luglio 2023, un utente richiede una risonanza
magnetica con carattere di “urgenza”. La prestazione dovrebbe
essere erogata entro dieci giorni, ma la prima data utile è il
28/09/2023, tra l’altro non nella sede ospedaliera bensì in una
struttura privata convenzionata.
L’intero
sistema di prenotazioni, tra l’altro, è stato modificato senza
un’adeguata informazione ai dipendenti che si trovano a
fronteggiare quotidianamente un’utenza sempre più esasperata che
non può fare altro che individuare nell’operatore del CUP il capro
espiatorio delle croniche disfunzioni del servizio sanitario
pubblico.
Ci
chiediamo come sia possibile che un dipendente, un giorno alla
settimana, venga allontanato dallo sportello dell’Ospedale
di San Benedetto del Tronto per essere assegnato, unicamente dalle
8,00 alle 10,00, al servizio cassa di un distretto dell’entroterra
e per le rimanenti 4 ore “a
disposizione”
nel medesimo distretto, per il solo completamento dell’orario,
mettendo in crisi gli sportelli centralizzati del Madonna del
Soccorso.
A
dicembre 2022 sono state concluse le procedure per l’individuazione
degli incarichi di funzione (Responsabili dei servizi). A fine luglio
2023 non si è
ancora provveduto ad attribuire detti incarichi alimentando, a
dismisura, la cronica disorganizzazione dei servizi che da tempo sono
privi di adeguate figure di riferimento.
L’Azienda
Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, dall’1/01/2023
ad oggi è
stata gestita da tre diversi Commissari e dal 17/07 u.s. da un nuovo
Direttore Generale. Sette mesi di stallo inaccettabili che hanno
avuto una ripercussione devastante sul servizio sanitario pubblico, a
favore del privato che di giorno in giorno fiorisce in danno a tutti
i cittadini del territorio ed in particolare per le categorie meno
abbienti.
La
rassegnazione di chi oramai, a priori, rinuncia ad un diritto
costituzionalmente sancito pagando privatamente prestazioni sanitarie
private, non deve prevalere!
San Benedetto del Tronto, 21 luglio 2023
Giorgio Cipollini CISL