Nella sua smania di attaccare il sottoscritto in quanto segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie e portavoce della Casa della Libertà di Castel di Lama, la Peroni è distratta a tal punto da non accorgersi che nel mio intervento denunciavo le mancanze dell’amministrazione di Castel di Lama. Ma se proprio vogliamo trattare il tema Provincia di Ascoli allora lo facciamo volentieri. La Peroni parla di “importanti impegni” della Provincia per ricordare le Foibe che la stessa si limita a definire un “triste episodio della storia italiana”, insomma, uno tra tanti! Evidentemente la Peroni non solo non sa “leggere” la storia, ma era anche non attenta all’ultima assemblea del consiglio provinciale, perché le Foibe sono state citate dalla Sinistra soprattutto quella massimalista e radicale, tanto cara al presidente della Provincia, Massimo Rossi, con molti distinguo e il libro “Baracca numero 6” non ha nulla a che fare con le stragi messe in atto dai comunisti di Tito contro inermi cittadini italiani, ma riguarda il campo profughi di Servigliano e tra questi c’erano anche degli scampati alle dette stragi. Quindi non sono certamente i Democratici Cristiani a strumentalizzare la memoria, ma è la stessa Peroni e i suoi compagni che la utilizzano solo per quel che serve a mantenere quella “cecità ideologica” denunciata dallo stesso Presidente della Repubblica, Napolitano. Se la Peroni fosse stata attenta in Consiglio provinciale avrebbe probabilmente apprezzato l’intervento del consigliere Raffaele Tassotti, segretario provinciale della Nuova Dc, che ha evidenziato come in tali ricorrenze non basti solo ricordare i campi di sterminio nazisti e le foibe titine, ma alla memoria storica delle giovani generazioni bisogna proporre anche i 60 milioni di russi scomparsi nei Gulag dal 1923 al 1953, i 13 milioni di cristiani trucidati nel mondo dal 1950 ad oggi ed ogni sofferenza singola o collettiva. Solo così si può sperare che il ricordo operi positivamente nei comportamenti e nelle azioni degli uomini, altrimenti serve solo a giustificare teorie di parte.