Casadei: "Sono un vero e proprio strumento di tortura"
L'uomo è stato denunciato dalle guardie zoofile della protezione animali per maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. L'uso di questi collari provoca negli animali paura e sofferenza ed è stato esplicitamente vietato da una recente ordinanza del ministro della salute Livia Turco. Ora l'uomo rischia una condanna da tre mesi a un anno di reclusione, o una multa da 3 mila a 15 mila euro. "Le guardie zoofile di Pesaro Urbino hanno dato immediato riscontro all'ordinanza del Ministero della Salute che ha definitivamente messo al bando i collari elettrici - ha commentato Simone Casadei, coordinatore regionale dell'Ente nazionale protezione animali -. Questi sono un vero e proprio strumento di tortura, ed è sconcertante che alcuni li considerino ancora mezzi idonei per contenere l'indole esuberante del proprio animale".
