Si tratterebbe di peli o capelli dell'anziana uccisa a Castelferretti
Risulta indagato il vicino Mario Masini di 43 anni. Gli accertamenti tecnici, avviati oggi dal medico legale Adriano Tagliabracci, riguardano anche due formazioni pilifere (peli o capelli), una trovata in una mano della vittima e una su un guanto. Dalle analisi gli inquirenti si aspettano riscontri importanti per chiudere definitivamente il cerchio. Intanto il difensore dell'uomo ha chiesto di dichiarare il suo assistito gravemente malato, quindi una forma di vita che lo rende non idoneo al carcere. La decisione del gip arriverà dopo la consegna dei referti da parte dei medici. Proseguono intanto gli accertamenti dei Ris in particolare sull'arma del delitto e su macchie latenti riscontrate su alcuni indumenti e un paio di scarpe da tennis trovati a casa di Masini. I carabinieri e il pm Irene Bilotta sono convinti che siano tracce di sangue riconducibili alla vittima. A collocare Masini sul luogo del delitto, c'é già una cellula rinvenuta durante i sopralluoghi e comparata con il dna dell'indagato. Secondo gli inquirenti, questi sarebbe entrato in casa dell'anziana per rubare, forzando la serratura o facendosi aprire dalla donna che lo conosceva, e una volta scoperto sarebbe stato colto da un raptus e l'avrebbe colpita con un coltello da cucina. Masini, che deve rispondere di omicidio volontario e rapina, non ha confessato e anzi ha sostenuto di non ricordare nulla di quel pomeriggio perché era sotto l'effetto di farmaci, droga e alcol. Ha anche abbozzato un alibi, cioé di trovarsi in centro ad Ancona. Un racconto che però non convince affatto gli inquirenti.