D'Avella: "non deve sconvolgere la garanzia della disponibilità"
L'associazione di categoria però ritiene che il provvedimento non deve snaturare l’andamento dei turni notturni, di importanza primaria per tutte quelle emergenze che si verificano nelle ore della notte in cui molti presidi sono chiusi. Non deve quindi in alcun modo essere messa a rischio la garanzia di assistenza ai cittadini e la sua regolata continuità nel tempo. «Condivido l’applicazione di norme che consentano di allungare gli orari di apertura quotidiana offrendo così agli utenti il vantaggio di un numero maggiore di farmacie aperte durante le festività e nel periodo estivo diventando particolarmente importante per lo sviluppo di un settore trainante del nostro territorio quale il turismo – ha spiegato Pasquale D’Avella, Presidente di Federfarma Ascoli – Tuttavia, tali tendenze non devono sconvolgere la garanzia della disponibilità, al momento del bisogno, di un numero di farmacie sufficiente a soddisfare le reali esigenze dei cittadini».
Un’altra preoccupazione derivante dalla liberalizzazione degli orari riguarda inoltre il rischio della scomparsa degli esercizi minori e lo sconvolgimento della rete capillare delle farmacie. L’accentuazione di una forma di concorrenza tra le farmacie basata sul prolungamento degli orari di chiusura potrebbe infatti penalizzare le farmacie minori o rurali che, soprattutto nel nostro territorio, sono numerose. Le farmacie rurali, infatti, non possiederebbero le risorse sufficienti per far fronte a spese di personale che verrebbero richieste dalla liberalizzazione degli orari. Una farmacia, che oggi svolge obbligatoriamente il turno, sapendo che altre farmacie nella stessa zona restano aperte qualche ora in più e spesso negli orari più “convenienti” soprattutto in estate, rinuncerebbe facilmente all’orario notturno arrecando così un danno al cittadino cliente.
Federfarma Ascoli, approva dunque il cambiamento ma solo se inserito all'interno di un sistema di regole che continui a dare certezze ai cittadini.