Per questo motivo solo 3 dei 12 monori coinvolti negli stupri e nella diffusione dei filmati fatti con il telefonino sono stati puniti. Si è disposta una specie di arresti domiciliari per un 16enne; altri due diciassettenni, invece, dovranno osservare alcune prescrizioni di condotta: frequentare regolarmente la scuola, non uscire di casa fra le 22 e le 6, non scambiarsi immagini porno, non contattare la tredicenne abusata. Il gip non ha adottato provvedimenti più gravi considerando sufficiente l'efficacia deterrente dei mass media, che hanno dato molta risonanza alla vicenda, dopo che i filmati erano finiti via mms o e-mail su cellullari e pc di decine di ragazzini, anche a pagamento.
Il pm Ugo Pastore aveva contestato agli indagati anche la produzione di materiale pedopornografico e il concorso morale nella violenza. Secondo Manzoni invece la sola videoripresa di atti sessuali fra minori, in un gruppo di amici minorenni e in un contesto di condivisione di un'esperienza erotica per documentarla e goderne in prima persona non costituisce sfruttamento di minori, e non è penalmente sanzionabile. Una valutazione alla quale la procura si opporrà. Pastore ha reso noto di voler impugnare il provvedimento.