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Giornata del risparmio energetico, attivati 4 impianti fotovoltaici
Marcaccio: "Produrranno annualmente oltre 67.000 chilowattora"
Una strada diversa è quella che percorre la Provincia che proprio oggi ha attivato quattro dei 18 impianti per la produzione di energia fotovoltaica che sta realizzando su scuole ed edifici pubblici per un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro.
Questa mattina, dunque, i tecnici dell’Enel e quelli della Provincia hanno allacciato alla rete elettrica gli impianti fotovoltaici realizzati ad Ascoli sull’ex Palazzo della sanità e, a Fermo, sulla sede del Circondario provinciale, sull’ex padiglione di chimica dell’ITI “Montani” (oggi ospita alcune aule dell’IPSIA), sull’Istituto tecnico “Carducci Galilei”. Nel caso del circondario di Fermo e dell’ex Palazzo di sanità ad Ascoli si tratta di impianti fissi mentre negli altri due casi sono stati realizzati impianti di tipo “inseguitore”, cioè i pannelli solari ruotano seguendo il naturale percorso del sole aumentando quindi la capacità di intercettarne l’energia.
“Complessivamente – spiega l’assessore provinciale all’ambiente Massimo Marcaccio - i quattro impianti entrati in attività produrranno annualmente oltre 67.000 chilowattora. Ma ciò che più conta è che i quattro impianti consentiranno di non emettere in atmosfera ben 36 tonnellate annue di CO2 che generano i sistemi tradizionali di produzione di elettricità. Non solo, grazie agli incentivi statali la Provincia risparmierà annualmente oltre 8 mila euro di bolletta”.
“Entro l’estate entreranno in attività gli altri 14 impianti già programmati su edifici pubblici e scuole di tutto il territorio provinciale, la maggior parte dei quali di potenza ben superiore a quella degli impianti entrati oggi in attività – annuncia il presidente della provincia Massimo Rossi – alla fine dell’operazione saremo in grado di produrre con l’energia del sole oltre 900.000 chilowattora annui pari al 60% del fabbisogno delle strutture interessate: il fabbisogno di un piccolo paese. In più eviteremo che finiscano nell’atmosfera 600 tonnellate di anidride carbonica”.