Rossi: "Sontuose trasferte? Abbiamo lavorato alla lotta alla povertà"
presidente della provincia di Pesaro Urbino, nonché presidente dell’Unione province marchigiane, sen. Palmiro Ucchielli.
Poiché però amo entrare nel merito delle questioni, desidero aggiungere che, in quanto Presidente della Provincia, ho il compito di amministrare tutta la comunità picena, non soltanto quella cattolica cui mi legano valori universali e con cui intrattengo solide e stabili relazioni umane e istituzionali. La giornata di ieri, dunque, è stata dedicata, dalle prime ore del mattino fino alle due della notte, ad affrontare temi come il dissesto idrogeologico del territorio, quindi alla firma di un protocollo d’intesa per la valorizzazione e il risanamento dei pozzi e delle acque sotterranee che minano il centro storico di Ascoli Piceno, poi alla messa a punto e alla illustrazione della manovra finanziaria della Provincia per il 2007 e ancora, a Fermo, al problema della riqualificazione urbana di un’importante zona del territorio comunale. Ho poi dovuto dare l’addio ad uno degli amministratori pubblici più stimati del territorio, il vicesindaco di Appignano Mimì D’Angelo, pronunciando nella mia veste istituzionale l’orazione funebre per una persona particolarmente cara a me come a tanti cittadini.
Mi chiedo comunque se la stessa critica viene rivolta ai circa 120 Sindaci e colleghi presidenti di Provincia che non hanno potuto partecipare: se qualche altro amministratore provinciale è andato a Roma, lo ha fatto per intimo sentire ma ciò non deve diventare pretesto per montare inesistenti questioni ideologiche.
L’atteggiamento farisaico che traspare dalle parole di Brugni è la conferma di un comportamento costante del suo agire politico, pronto a inzuppare in polemiche dal puro sapore ideologico (vedi le questioni delle coppie di fatto, delle rievocazioni sulle foibe, della presenza di Renato Curcio a Grottammare) stando bene attento a non affrontare i temi che interessano direttamente il territorio e di cui un consigliere comunale e provinciale avrebbe il dovere di occuparsi. Sono sempre disponibile a confrontarmi con tutti, anche con Brugni, su questioni come il futuro della SGL carbon, lo sviluppo sostenibile, le fonti energetiche alternative. Ma non ho mai avuto il piacere di scambiare con lui opinioni su questi temi.
Quanto alle “sontuose trasferte” di cui egli favoleggia, credo che muoversi da Ascoli per lavorare alla lotta alla povertà, per la cooperazione allo sviluppo ma anche per promuovere scambi economici del nostro territorio favorendone a crescita non valga meno di un pur importante pellegrinaggio a Roma.