Amagliani: "Una procedura per garantire l'ambiente"
competitività del sistema produttivo regionale, attraverso la riqualificazione e riconversione dei sistemi produttivi, la riduzione dei rischi naturali e tecnologici, la promozione del risparmio energetico, l’accessibilità ai servizi di trasporto e alle tecnologie dell’informazione e la valorizzazione dei territori. E’ evidente che un programma di questa caratura comporti una notevole interconnessione con la tutela ambientale. Pertanto, il piano è stato sottoposto a procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), richiesta dall’Unione Europea quando un piano o programma abbia effetti ambientali significativi.
“Come è stato già fatto per il Piano di sviluppo rurale alla fine del 2006 - precisa l’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani - con questa procedura vogliamo garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali mediante una procedura preventiva. In questo modo - continua Amagliani - si prevede già in fase di elaborazione e prima dell’adozione di un piano, la ricaduta degli effetti sull'ambiente e si suggeriscono le opportune misure per ridurre al minimo quelli negativi e valorizzare al massimo i più favorevoli e vantaggiosi.” Il Rapporto Ambientale individua, descrive e valuta i potenziali scenari ambientali derivanti dall’attuazione del programma, nonché le ragionevoli alternative e, attraverso il sistema di monitoraggio, rende possibile identificare gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive più opportune.
L’Unione Europea richiede inoltre che alle autorità competenti interessate agli effetti ambientali del programma e ai cittadini venga garantita ampia partecipazione attraverso l’opportunità di esprimere il proprio parere sia sulla proposta di programma, sia sul Rapporto Ambientale che lo accompagna. Le autorità sono state coinvolte durante le fasi di elaborazione del rapporto. Il Rapporto Ambientale è quindi ora disponibile per la consultazione pubblica nel sito www.ambiente.regione.marche.it
al fine di raccogliere le osservazioni prima dell’approvazione finale. Associazioni di categoria, enti locali, associazioni ambientaliste, università e chiunque altro fosse interessato possono far pervenire le proprie osservazioni entro il 21 febbraio. Terminata la consultazione, sia il programma che il Rapporto Ambientale dovranno poi superare l’esame del Consiglio regionale per poi essere trasmessi, agli inizi di marzo, alla Commissione Europea per la definitiva approvazione.