Carrabs: " Già il cambio del nome da Iacp a Erap non è di poco conto"
Presenti, per l’occasione, gli assessori regionali all’Edilizia residenziale pubblica, Gianluca Carrabs, e all’Ambiente, Marco Amagliani, il presidente Erap di Ancona, Ezio Capitani, il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, l’assessore provinciale all’Edilizia residenziale pubblica, Patrizia Casagrande Esposto, oltre a sindaci e rappresentanti di Comuni della provincia di Ancona.
L’assessore Carrabs ha insistito sulla portata innovativa degli interventi regionali in materia abitativa: “La nuova legge regionale va a completare il processo di riordino delle politiche abitative. Già il cambio del nome da Iacp a Erap non è di poco conto e ha come significato la volontà di dare un taglio netto rispetto al passato e soprattutto di dimostrare che l’edilizia residenziale pubblica non è di serie B”.
Con il nuovo Piano triennale residenziale la Regione Marche si fa promotrice di strategie volte a fronteggiare le più manifeste necessità abitative, oltre che assicurare la qualità dell’abitare, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni energicamente innovative e di forme organizzative di nuova concezione per l’abbattimento dei costi di produzione e il raggiungimento di un livello minimo di sostenibilità edilizia. Per l’attuazione del Piano, sono disponibili risorse pari a 100 milioni di euro, parte delle quali saranno destinate alle Province.
Carrabs, rispondendo contemporaneamente alle richieste del sindaco Sturani di maggiore autonomia degli enti locali nel gestire i finanziamenti, ha detto che “non è intenzione della Regione assumersi ruoli che non le competono e che anzi nel Piano triennale si è voluto potenziare il coinvolgimento dei Comuni ma è necessario destinare in modo mirato le risorse, specie attraverso la sperimentazione di nuove tecniche, proprio per calibrare meglio i nuovi indirizzi e rispondere all’esigenza di assicurare un più alto livello di qualità dell’edilizia residenziale”.
Carrabs ha ricordato gli altri aspetti più qualificanti del Piano, dalle strategie volte a incrementare l’offerta delle abitazioni a canone sociale e moderato e ad agevolare l’accesso alla proprietà della prima casa da parte delle giovani coppie e di lavoratori atipici attraverso la concessione dei cosiddetti “buoni casa”, all’istituzione di un fondo di garanzia sussidiaria per l’accesso ai mutui ipotecari da parte delle giovani coppie con contratto di lavoro atipico o precario.
L’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, si è detto felice del fatto che la Giunta regionale abbia adottato la delibera sull’edilizia sostenibile. “Queste norme – ha affermato Amagliani – non danno risposte definitive ma rientrano nell’asse di intervento su risparmio energetico e fonti rinnovabili contenuto nel Pear. Per questo è dunque importante che in questa fase la Regione finanzi”. “Sono d’accordo – ha proseguito Amagliani con il sindaco Sturani quando sostiene che prerogativa della Regione debba essere la programmazione ma allora è necessario un meccanismo di controllo e verifica a livello locale, ad esempio sui criteri di assegnazione degli alloggi, perché si è visto che molte volte i finanziamenti non sono stati sempre utilizzati per quello a cui erano destinati”.