L'innovativo progetto 'Omar Galliani ambasciatore del Piceno' che coinvolge sei Comuni del Piceno dove la bellezza dell'opera d'arte si confronta con il dramma del terremoto, con l'esoterismo legato alla Sibilla, con la storia dei Piceni, con quella dei Longobardi e con la religione. Con l'app Sinapsi realizzata da Diesys Informatica tramite alcuni Qrcode disposti all'interno delle sale espositive si potranno vedere le interviste video del Maestro Galliani nelle varie tappe del viaggio.
L’Associazione culturale Zoomart in collaborazione con la Galleria 2019 di Ascoli Piceno e con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno e Comune di Ascoli Piceno presentano, dal 14 gennaio al 25 aprile 2024 presso Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno, la mostra Omar Galliani. L’eco della Sibilla, a cura di Stefano Papetti.
La rassegna, che segue la mostra personale dell’artista emiliano conclusa da poco a Palazzo Reale di Milano, si sviluppa attraverso un percorso espositivo che comprende oltre quaranta opere suddivise in sette differenti sale tematiche, rendendo omaggio al Maestro del disegno Omar Galliani che da tempo opera in stretta sinergia con il territorio ascolano.
Risale infatti al 2004 la prima importante esposizione delle opere di Galliani realizzata dalla città di Ascoli Piceno nelle sale della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini a cui seguì, lo stesso anno, il palio della Quintana realizzato dall’artista in occasione delle feste in onore di Sant’Emidio. L’opera di Galliani è ancora presente nella mostra omaggio a Cecco d’Ascoli, allestita nel 2021 presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno.
Questo legame con il territorio è ancora una volta testimoniato dall’inedita sezione realizzata appositamente da Galliani per questa esposizione ascolana – e che da essa prende il titolo – ispirata al mito della Sibilla Picena, anche nota come Sibilla Appenninica, immagine identitaria del territorio: tra le vette dei Monti Sibillini dimorava una donna di straordinaria bellezza, interlocutrice tra il cielo e la terra, tra il divino e l’umano. Sulle tavole in mostra riecheggia la poetica celeste dell’artista, legata a cieli infiniti e a universi di stelle lontane. Le sibille di Galliani sono donne di grafite con occhi serrati, colte nel profondo momento di meditazione. Sul volto di queste enigmatiche figure compare, incisa come un tatuaggio di pigmento rosso, la lettera a: l’inizio della profezia, l’origine del tutto.
Nazzareno Verdesi, presidente dell'Associazione culturale Zoomart, ringrazia il Maestro Galliani che ha condiviso il progetto "Omar Galliani ambasciatore del Piceno": un viaggio in sei Comuni del Piceno (Arquata del Tronto (Pretare), Montemonaco, Ascoli Piceno, Castignano, Offida e Monteprandone). Protagonista la bellezza dell'opera d'arte nel confronto con la natura, la storia, la religione e l'esoterismo.
“Questa mostra è importante per il rilancio delle tradizioni e dell’identità del nostro territorio. – afferma l’On. Giorgia Latini Vicepresidente Commissione Cultura, Camera dei Deputati - Omar Galliani è un artista poi a me molto caro: nelle sue opere si evoca la magia del sogno. La nostra terra è sempre stata, e lo è ancora oggi, luogo di genio e bellezza. Questa esposizione è ispirata al mito della Sibilla Picena, anche nota come Sibilla Appenninica, immagine identitaria dei nostri luoghi, che sottolinea una volta di più il valore delle figure femminili, dalle grandi intuizioni e capaci più di altri di parlare al cuore”.
“Con grande piacere la Regione Marche ha patrocinato questa mostra
dedicata alla Sibilla, straordinaria figura mitologica femminile
allestita da un artista illuminato come Omar Galliani, uno dei massimi
esponenti dell’arte contemporanea italiana. – continua Monica Acciarri Consigliere Regionale Assemblea legislativa delle Marche - L’eco della Sibilla, è una mostra promossa dall’Associazione Culturale Zoomart in collaborazione con la Galleria 2019 e
curata dal Professor Stefano Papetti che ringrazio, così come ringrazio
il Sindaco Marco Fioravanti che sta lavorando con grande passione per
far diventare Ascoli un prezioso punto di riferimento della cultura
nelle Marche”.
“Siamo entusiasti – conclude il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti - di ospitare la mostra monografica di Omar Galliani, che da tempo ha legato il suo nome a quello della nostra città. La Sibilla rappresenta un elemento fortemente identitario per il nostro territorio: il fatto che un artista come Galliani abbia deciso di lasciarsi ispirare a questo mito per la realizzazione dell’inedita sezione che sarà esposta al Palazzo dei Capitani dimostra l’unione ormai consolidata tra il Piceno e il Maestro del disegno”.
La sinergia con il territorio marchigiano emerge chiaramente anche in una seconda sezione della mostra – Raffaellesca e altro. Il disegno è sempre in viaggio – che ospita, tra gli altri, il ciclo Da e per Raffaello,
una serie di opere dedicate a Raffaello e realizzate tra la fine degli
anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, quando Galliani iniziò a
insegnare all’Accademia di Belle Arti di Urbino. L’attenzione si pone
sulla rielaborazione di temi e tecniche dell’arte del passato, concetti
chiave dell’Anacronismo, corrente teorizzata da Maurizio Calvesi e Italo
Tomassoni, a cui l’artista aderisce nel 1983.
Una sezione che ben si presta a far emergere una costante dell’opera di
Galliani: rifacendosi ai grandi maestri del Rinascimento, l’artista ha
dato compimento ad una naturale inclinazione al disegno e all’esercizio
grafico, allontanandosi però dalla tradizione e rivisitandone le
modalità. Il disegno di Galliani non rappresenta infatti un momento
preparatorio, la tappa iniziale del processo creativo, bensì un medium
completo ed esauriente. Il disegno in Galliani è mezzo primario e di
elezione, è opera compiuta che non necessita di ulteriori passaggi.
Si aggiunge in mostra la sezione Paesaggi interiori, che racchiude opere ispirate a paesaggi reali, percezioni del mondo esterno ora trasformato in simbolica rappresentazione di mondi interiori, e la sezione De rerum natura ispirata dall’opera filosofica di Lucrezio, che esplora la connessione tra l’uomo e la natura attraverso la rappresentazione di due momenti fondamentali, la morte e la rinascita. E ancora, la parte dedicata a Blu oltremare, che prende vita dall’essenza del colore blu, ad evocare il mare e il cielo, l’illusione di una prospettiva aerea e marina che si dissolve in infinite sfumature. Poi Baci rubati / Covid 19, realizzata durante il periodo di Pandemia, è invece una filmografia disegnata, che oltre a stimolare una riflessione emotiva sul periodo di isolamento fisico, intende evidenziare il rapporto persistente e intenso dell’artista con il mondo del cinema.
Infine, Traiettorie dell’essere testimonia una delle rare incursioni di Omar Galliani nel campo della scultura: nel 1983, durante gli anni di insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Urbino, plasmò una scultura in terracotta, da cui nacquero versioni in bronzo e in acciaio inox. In quest’opera, un inno alla genesi del pensiero, una testa coronata di arco si prepara a scagliare le proprie idee come frecce, ancora una volta nell’infinito cielo stellato, in un eterno viaggio verso l’orizzonte dell’intelletto.
“In questi tempi di angoscia per la sorte dell’umanità afflitta da malattie incontrollabili, dalle problematiche ambientali, da sanguinosi contrasti politici e religiosi – scrive Stefano Papetti, curatore della mostra – l’opera di Galliani rappresenta uno stimolo alla riflessione pacata e nel contempo all’azione, sostenuta da una strategia fondata sulla logica, secondo metodi che affondano le loro radici nella cultura classica. Non c’è nostalgia per il passato nelle opere di Galliani, ma la consapevolezza che siamo eredi di una tradizione illustre che può ancora ispirarci e guidarci nell’affrontare le sfide del futuro”.
La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Stefano Papetti, con testi di Omar Galliani, Stefano Papetti e poesie del poeta Davide Rondoni e del critico d’arte Italo Tomassoni. Tutte le sale della mostra sono accompagnate da pannelli esplicativi, con testi di Azzurra Lucia Calò.
Nell’ambito dell’esposizione, si terranno una serie di eventi collaterali di approfondimento.
Il
progetto “Omar Galliani Ambasciatore del Piceno”,
proposto dall'Associazione Culturale Zoomart,
crediamo rappresenti un unicum
nel suo genere. Un testimone di alto pregio nel mondo dell'Arte
Contemporanea come il Maestro Omar Galliani si mette a disposizione
con passione e l'umiltà del desiderio della scoperta nel percorrere
un territorio dai monti Sibillini fino alla costa adriatica. Con
Galliani viaggiano anche le sue opere che di tappa in tappa ne
diventano trait d'union tra la bellezza e gli incontri di questo
viaggio. Le riflessioni di Omar Galliani affrontano la capacità che
la bellezza emana nel “curare” la forza talvolta devastante della
natura come nel caso del terremoto che ammutolisce la frazione di
Pretare rendendola luogo fantasma nel comune di Arquata del Tronto.
Poi la bellezza che stimola l'artista con personaggi mitologici come
la Sibilla tra l'acqua del Lago di Gerosa e il Comune di Montemonaco
sovrastato dal monte Sibilla. Ad Ascoli Piceno l'opera di Galliani e
la sua bellezza si confrontano con la chiesa di S. Emidio alle
Grotte, che fuoriesce dal tufo, con l'aspetto religioso legato al
Patrono della città e la particolare fattezza di questa struttura
che ne fanno secondo gli ascolani “una piccola Petra”. Il viaggio
continua sulle colline del Piceno che degradano verso il mare. A
Castignano Omar Galliani pone l'opera d'arte, la pittura, come
evoluzione del linguaggio. Qui si apre un viaggio nei secoli passati
con la storia del Popolo dei Piceni che viene testimoniata dalla
“Stele di Castignano” che riporta un'iscrizione picena datata VI
sec. a. C., un esempio del linguaggio italico più antico. Il viaggio
dell'Ambasciatore del Piceno sosta poi a Offida, presso la chiesa di
Santa Maria della Rocca che nasce da un castello longobardo e diviene
poi sede dei monaci benedettini. Qui l'arte del Maestro Galliani
affida la sua contemporaneità al confronto con il medioevo e la
scuola giottesca all'interno della chiesa con opere realizzate dagli
stessi monaci. All'interno di Santa Maria della Rocca ci sono dipinti
del “Maestro di Offida”attivo tra la metà del XIV secolo e forse
gli inizi del XV secolo.
L'ultima tappa di questo percorso
che afferma le necessità della bellezza nel nostro mondo è a
Monteprandone, un borgo dove il rosso dei mattoni nelle diverse
sfumature tra abitazioni civili e chiese, costituisce trama visibile
della sua storia. Qui, oltre la presenza dei Longobardi e seguaci di
Carlo Magno, costituisce figura centrale quella di San Giacomo della
Marca, che nacque a Monteprandone il 1º settembre 1393. Nel 1423
venne ordinato sacerdote.
Grazie al suo intervento in veste di pacificatore, le città di Fermo e Ascoli, eterne nemiche, stipularono una storica pace nel 1446 e poi nel 1463. A suggello di ciò nello stemma di ciascuna delle due città è rappresentato lo stemma dell'altra ex nemica. Un'altra importante testimonianza culturale sono i suoi codici conservati nel “Museo dei Codici di San Giacomo della Marca”.
Il progetto “Omar Galliani Ambasciatore del Piceno” nasce con lo scopo di creare all'interno di una mostra come “L'eco della Sibilla” con le opere del Maestro Omar Galliani, che si terrà a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno dal 14 gennaio al 30 aprile 2024, la possibilità per i visitathttps://www.diesys.it/ori di viaggiare nelle bellezze culturali del Piceno.
Può accadere con l'innovazione e l'intervento del digitale. I visitatori della mostra ad Ascoli Piceno potranno scaricare l'app “Sinapsi” sul proprio smartphone e inquadrando alcuni QRcode posizionati in diverse stanze dell'esposizione potranno vedere le varie tappe del viaggio di Omar Galliani nel Piceno.
E' la bellezza che
non ha confini, che da un luogo fisico ad Ascoli Piceno dispiega le
su ali culturali nell'intero territorio.
Inoltre le interviste con il Maestro Galliani realizzate nei vari Comuni del progetto saranno raccolte in un unico filmato che verrà inserito in uno dei più importanti canali youtube internazionale di Arte Contemporanea.
L'app “Sinapsi”, realizzata da Diesys Informatica Srl di Vimercate, si può scaricare dagli store Android e Apple
Diesys Informatica, un'azienda informatica con sede nella Brianza, opera in Italia e all'estero nel settore da venticinque anni con un team di professionisti altamente qualificati. Collaboriamo con differenti realtà, dalla piccola media impresa alla multinazionale, ciascuna con le proprie esigenze, dedicando ad ogni progetto le stesse passione, dedizione e professionalità e accompagnandole nella trasformazione digitale.
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