Venga resa nota la data di ultimazione scritta sui contratti
E ancora una volta il cittadino non può fare altro che… un atto di fede, sperare.
Da allora infatti, quante volte i giornali hanno preannunciato l’imminente apertura di quella galleria? Da anni, almeno una volta l’anno, quella data è… costantemente slittata.
L’ultima data buona sembrava finalmente essere quella relativa alla prossima primavera.
Ma in questi giorni apprendiamo che essa non è più valida. L’inconcepibile è che neppure questa volta sembra però esserci una data sicura. Infatti si continuano ad indicare date tuttaltro che certe. Basti dire che, iniziando a leggere le “Piceno News” della Provincia del 4 gennaio 2007, apprendiamo che: “Prima dell’estate di quest’anno il traforo di Croce di Casale potrà essere aperto: è quanto hanno affermato i tecnici dell’ANAS nel corso del sopralluogo compiuto stamane…..”.
Proseguendo però la lettura, si arriva anche a leggere: “Non si intravedono ulteriori ostacoli per l’ultimazione dell’opera –ha dichiarato con soddisfazione l’assessore alla viabilità Renzo Offidani- tutti i lavori sono stati pianificati, appaltati e finanziati e quindi si può ragionevolmente affermare che entro l’estate possa essere finalmente ultimata questa infrastruttura lungamente attesa…”
A questo punto vogliamo e dobbiamo capire.
Chiediamo quindi di sapere quante volte e per quali motivi si siano dovuti autorizzare tutti questi rinvii.
Ma soprattutto, almeno quando parliamo di opere pubbliche, diamoci finalmente una bella regola. Ci saranno pure dei contratti d’appalto per questi ultimi benedetti lavori. Bene.
Ci si dica allora “la data di ultimazione” scritta su quei contratti: il giorno, il mese e l’anno.
Perché col “primavera”, “estate”… “inverno”…… quanti anni sono passati?