L'anziana fu raggiunta e uccisa da venti coltellate
Ma prima di chiudere definitivamente l' inchiesta, gli inquirenti attendono altri importanti riscontri dall' autopsia, condotta dal medico legale Adriano Tagliabracci, e dagli esami svolti dai carabinieri del Ris di Roma. Gli investigatori ritengono che Masini, in relazione a rapina e omicidio, abbia agito da solo visti gli elementi acquisiti finora.
E una premeditazione del delitto non sembra potersi ipotizzare se non nell' accettazione a priori, da parte del presunto assassino, dell' eventualità di uccidere qualora fosse stato scoperto. L' omicida indossava i guanti ma è circostanza piuttosto comune nei casi di furto o rapina. Altro discorso è un eventuale favoreggiamento della fuga di Masini e dell' occultamento delle tracce di sangue sui suoi vestiti.
Potrebbero essere rilevanti i responsi degli esami su indumenti sequestrati, sui quali sono state rilevate tracce latenti riconducibili a macchie ematiche. Dalla relazione del medico legale, potrebbe dipendere anche la contestazione di aggravanti: crudeltà e sevizie, delitto commesso per occultarne un altro o assicurarsi l' impunità, futili motivi.
Masini dice di non ricordare nulla di quei momenti perché in preda a psicofarmaci, alcol e droga, e ripete che si trovava in centro ad Ancona dopo alcune soste in bar della zona. La difesa sostiene che le sue condizioni di salute sono incompatibili con la detenzione in carcere. Il gip Francesca Grassi si è riservata una decisione in merito.