Milano - Le
Marche sul gradino più alto nella corsa per la Capitale italiana della
cultura 2024: Pesaro si fregia del titolo più prestigioso grazie
all’ottima progettualità improntata
su natura e cultura, mentre Ascoli Piceno è arrivata a un passo dalla
vittoria, piazzandosi nella “top ten” delle finaliste. Unica regione
italiana, le Marche sono state in grado di schierare ben due capoluoghi.
E alla Bit di Milano, le Marche hanno proposto
e presentato le due realtà che traineranno la stagione turistica
ispirata alla cultura. Presso il padiglione della Regione, allestito a
fieramilanocity, l’assessore Giorgia Latini, insieme ai sindaci Matteo
Ricci (Pesaro) e Marco Fioravanti (Ascoli), ai presidenti
delle Province Giuseppe Paolini (Pesaro e Urbino) e Sergio Loggi
(Ascoli Piceno), ha presentato “le destinazioni culturali delle Marche
vincenti”.
“Con pieno merito – è stato evidenziato Latini - le due
città marchigiane sono riuscite a distinguersi a livello nazionale, a
dimostrazione di quanto le Marche
siano una regione ad alta densità di eccellenze, culturali, ambientali,
produttive e quindi turistiche”.
Ora ha inizio la sfida della
ripartenza della regione, dopo gli anni della crisi sismica e della
pandemia, con all’orizzonte gli scenari di guerra ucraini.
“Si comincia dalla cultura e dalla qualità delle proposte e dei
progetti, puntando su una rete virtuosa che lega il nord e il sud di una
straordinaria terra al plurale – ha concluso l’assessore - La Regione è
pronta a sostenere entrambe le due città e, nel
contempo, rilancia tutte le Marche, partendo dalle aree interne: rete e
progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica
culturale regionale per la rigenerazione dei borghi, luoghi che
rappresentano un patrimonio fondamentale, millenario,
di cultura e identità”.
I sindaci Ricci e Fioravanti hanno detto che le Marche
hanno davanti tre anni straordinari di progettazione e di
programmazione. Il risultato conseguito rappresenta
un successo per entrambe le città, giunte in finale con progetti e
caratteristiche diverse, “ma dalle grandi potenzialità culturali che
daranno impulso allo sviluppo delle Marche. Le proposte elaborate sono
una parte del tutto che le Marche possono garantire.
La Capitale della cultura sarà nella nostra regione e questo è quello
che più conta”.
Pesaro ha vinto puntando sulla transizione ecologica,
mentre Ascoli Piceno ha privilegiato il rilancio delle aree interne, a
rischio di spopolamento. Due questioni di rilevanza
nazionale che le Marche sapranno affrontare con la progettualità che
metteranno in campo.
La
promozione di Ascoli e dell’intero territorio piceno sbarca alla Bit,
la Borsa Internazionale del Turismo, che si sta svolgendo in questi
giorni a Milano e che rappresenta il punto di riferimento per l’intero
settore.
Il Comune di Ascoli Piceno alla Bit con il presidente della Provincia Sergio Loggi
Il sindaco Marco Fioravanti ha voluto essere presente
all’appuntamento per portare avanti il percorso iniziato con il dossier
“Ascoli&Piceno – La cultura muove le montagne”, realizzato per la
candidatura a Capitale italiana della cultura 2024.
Insieme al primo
cittadino, è presente a Milano anche il presidente della Provincia,
Sergio Loggi, a conferma della volontà di portare avanti un percorso
territoriale di promozione.
“La presenza alla Bit – ha detto il sindaco
Marco Fioravanti – rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di
crescita turistica della nostra città. Perché è qui che si incontrano
operatori, esperti e fruitori, ed è qui che si sviluppano relazioni e
business di un settore sempre più importante per il nostro territorio.
Abbiamo voluto esserci per il Piceno, come fatto con il dossier
presentato al Ministero, e per far conoscere Ascoli anche come Città
della carta, riconoscimento ottenuto dalla Regione che ci permette di
avere un ulteriore elemento per la promozione della nostra città. Un
ringraziamento va proprio alla Regione Marche per aver organizzato la
partecipazione di Ascoli e dell'intero territorio Piceno".