In città più volte è stato superato il limite giornaliero previsto dalla legge
presenti il sindaco Erminio marinelli, l’assessore all’Ambiente Pierpaolo Borroni, il direttore generale Giorgio Vecchi, il presidente del Cosmari Fabio Eusebi, il direttore Giuseppe Giampaoli, il direttore del dipartimento provinciale dell’Aparm Gianni Corvatta e l’amministratore delegato della Smea Stefano Monachesi.
Il tavolo di lavoro è servito in primo luogo a fare il punto sulla situazione dell’inquianmento atmosferico, che negli ultimi tempi in città sta destando preoccupazione a causa dell’elevata concentrazione di polveri sottili. Più volte, secondo gli ultimi rilevamenti, è stato infatti superato il limite giornaliero previsto, pari a 50 microgrammi per metro cubo.
Dai dati forniti dall’Arpam sulla base dei monitoraggi effettuati dalle tre centraline in funzione in città, risulta che la situazione più critica, nel mese di gennaio, è quella registrata in via Cecchetti, a San Marone, dove la centralina della Provincia ha rilevato diversi superamenti del limite per quanto riguarda la concentrazione di Pm10. Decisamente più confortanti i dati rilevati dal mezzo mobile attualmente parcheggiato in vicolo Marte, dove le polveri sottili sono rimaste costantemente sotto la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, e dalla centralina installata presso l’Ippodromo Mori, nella Città Alta, dove la concentrazione ha superato poche volte quota 20.
“Una situazione comunque sia grave – ha detto il sindaco Marinelli – che intendiamo affrontare mettendo in atto tutte le misure necessarie. Dalla scorsa domenica abbiamo istituito una ztl nel centro urbano, che sarà riproposta anche nelle prossime settimane, e dopo la seconda domenica di febbraio valuteremo se e quanto la limitazione del traffico avrà inciso sulla presenza nell’aria di polveri sottili. Solo in quel momento saremo in grado di programmare eventuali ulteriori iniziative”.
“Secondo quanto emerso dall’incontro di questa mattina – ha aggiunto Marinelli – il traffico sarebbe responsabile di questo tipo di inquinamento soltanto per un 5%. In ogni caso, siamo intenzionati a mettere in atto tutte le soluzioni necessarie”.
Il prossimo passo, come si diceva, è costituito dalla sperimentazione di una sostanza in grado di fissare a terra le polveri sottili. Come hanno spiegato il sindaco e l’assessore Borroni, si dovrebbe partire dopo la metà di febbraio. Per il primo mese il prodotto sarà fornito gratuitamente dalla Smea, la società che si occupa tra l’altro dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in doiversi comuni della provincia. Il Micropan Biofix, già utilizzato in altri comuni d’Italia, sarà sperimentato inizialmente per tre giorni la settimana lungo la Statale 16 (nel tratto compreso tra IV Marine e la rotatoria all’incrocio con via Aldo Moro), in via Cecchetti, in corso Umberto e lungo i vialetti di piazza XX settembre. L’utilizzo del prodotto richiede un pretrattamento delle aree interessate, di cui si occuperà la stessa Smea.
“Il grado di efficacia – spiega Borroni – dipende dalla quantità del prodotto e dalla frequenza con la quale esso viene utilizzato. Per quanto ci riguarda, contiamo di arrivare a una diminuzione del 30% dell’attuale livello di concentrazione di polveri sottili”.