Curcio, la polemica di Brugni

Curcio, la polemica di Brugni

L'amministrazione Rossi prenda le distanze dal convegno dell'ex-br

beneficiò di un piccolo finanziamento erogato in base alla legge Regionale 75. Da qui partono gli l'equivoci e le polemiche. Prima il consigliere Castelli, che chiedeva conto al persidente Spacca di spiegare se i soldi pubblici erano impiegati per favorire le iniziative di chi ha teorizzato la banda armata. Dopo la smentita del Governatore, che peraltro ha anche aggiunto che non c'è finanziamento diretto da parte della Regione, arriva la successiva polemica del consigliere ascolano Massimiliano Brugni, che coinvolge l'amministrazione Rossi, per aver patrocinato l'iniziativa. In realtà non è così, perchè il  patrocinio non è stato dato, come ci ha confermato l'assessore all Cultura Olimpia Gobbi. Pubblichiamo l'intervento di Brugni: "  La Provincia di Ascoli Piceno concede il patrocinio ed elargisce denaro pubblico per le conferenze di Renato Curcio. Questo purtroppo il dato di fatto che emerge dalla penosa vicenda denunciata ieri dal Consigliere Castelli che ha visto la Regione Marche prendere, immediatamente, le distanze dall'incontro. Venerdi prossimo, infatti, Renato Curcio, fondatore e padre delle Brigate Rosse, terrà una conferenza a Grottammare sul tema della "Azienda totale della grande distribuzione e sul mito della flessibilità del lavoro", manifestazione organizzata dall'Associazione Blow up con il patrocinio (questo è quello che è scritto nelle locandine e negli inviti) della Regione Marche, della Provincia di Ascoli Piceno e del Comune di Grottammare. Finanziare con il soldi pubblici, l'ispiratore di un'organizzazione che nel corso degli anni '70 ha disseminato le strade d'Italia di cadaveri è di sicuro una vergogna e offende la storia, la cultura ed i cittadini della nostra Provincia e della nostra Regione. Il Presidente Spacca ,infatti, ha ritenuto doveroso prendere le distanze dalla manifestazione ed ha aiffidato gli organizzatori ad associare il nome della Regione a questo evento. Alla luce, però delle dichiarazioni, date da uno dei responsabili dell'Associazione organizzatrice che ha detto:" i soldi li abbiamo direttamente ricevuti dalla Provincia di Ascoli Piceno", la responsabilità dell'ente provinciale guidata da Massimo Rossi è estremamente grave. Anche l'Assessore Gobbi, ha buttato paglia nel fuoco dichiarando che questi soldi sono stati dati all'associazione in questione sulla base di un programma che non prevedeva l'incontro con Curcio. La Provincia dovrebbe analizzare e controllare meglio a chi vanno dati e per quale scopo vengono utilizzati i fondi pubblici! Ecco perchè invitiamo il Presidente Massimo Rossi e le forze che amministrano la Provincia a fare come il Presidente della Regione Marche e coscienziosamente prendere le distanze da questa vicenda.