Conferenza regionale sulla sicurezza, la globalizzazione fa ancora paura

Conferenza regionale sulla sicurezza, la globalizzazione fa ancora paura

Ascoli: "Le Marche però retto bene all'assalto"

e componente dell' Osservatorio regionale sulla sicurezza, è avvenuto nell' ambito della terza Conferenza regionale sulla sicurezza nelle Marche. Il professore ha sostituito una lectio magistralis di Jacques Bonzelot, il quale ha studiato la rivolta della banlieu parigina. Per l'assessore la parola "globalizzazione" suscita un senso di insicurezza per "lo sviluppo con modalità e strumenti nuovi, l' accelerazione di movimenti di merci e persone in tutto il mondo, l' esplosione di nuove tecnologie di comunicazione".   "Sono processi nuovi - ha detto - che non sono stati ancora valutati, che comportano tra l' altro l' annullamento delle distanze geografiche e la disponibilità immediata di informazioni grazie a internet".
L' assessore si é schierato con i cosiddetti "realisti", concentrando la sua riflessione sugli aspetti culturali e sociali della globalizzazione. L'assalto di quest'ultimo però non ha ancora del tutto intaccato le Marche che hanno retto bene, "accogliendo su un milione e mezzo di abitanti ben 80 mila immigrati, con la più alta crescita di stranieri e ricongiungimenti. Nuovi cittadini diffusi capillarmente sul territorio, la cui presenza ha contribuito al mutamento del nostro tessuto sociale". Boccia Artieri, invece, ha posto l'attenzione sulla "cultura mondo" e di un senso di spaesamento e insicurezza che nasce dalla perdita "di identità 'noi-loro'. Pensiamo al caso di Erba e a come ci ha fatto riflettere su chi è il nostro vicino".   Comunque ha sottolineato il sindaco di Trento Alberto Pacher, vicepresidente del Forum Italiano Sicurezza Urbana - "non basta citare dati statistici incoraggianti sulla criminalità, bisogna attuare politiche e meccanismi di appartenenza e coesione sociale".