/Non è colpa di Bertinotti se la provincia di Fermo non decolla
Non è colpa di Bertinotti se la provincia di Fermo non decolla
"E' comico pensare si faccia strumento di presunte strategie locali"
Infatti la decisione del presidente della Camera ha comportato lo stralcio dal decreto “milleproroghe” di ben 90 emendamenti su 150 inseriti nel provvedimento licenziato dalla Commissione che riguardavano le più disparate materie, semplicemente rinviate ad altri provvedimenti legislativi da adottare nelle sedi opportune.
Per fare qualche esempio, con la decisione assunta da Bertinotti sono state stralciate dal Decreto una norma sugli standard minimi di trattamento di animali destinati a uso commerciale e una che attribuisce un credito d’imposta per alcune imprese
Come previsto dall’art.96/bis, comma 7, del Regolamento della Camera, già applicato in molteplici occasioni da differenti presidenti, compete alla terza carica dello Stato stralciare emendamenti estranei e non organici ai provvedimenti in discussione.
Oltretutto, come risulta dal resoconto stenografico della seduta della Camera del 24 gennaio 2007, lo stesso presidente della prima commissione, visto l’elevato numero degli emendati proposti, aveva correttamente rimandato la decisione finale sull’ammissibilità degli stessi in capo al presidente Bertinotti. E’ quindi a dir poco comico pensare che la terza carica dello Stato, nell’assumere decisioni che gli competono, si faccia strumento di presunte strategie di questo o quel ras locale.
Sorprende anzi che autorevoli deputati ed esponenti politici non conoscano la rituale applicazione del Regolamento della Camera o, peggio, fingano di non conoscerla gridando al complotto. Chi si fa portatore di questa tesi irragionevole e, a dir poco strampalata, lo fa in malafede e con fini di strumentalizzazione politica che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti.
Piuttosto che invocare presunte quanto false manovre a danno della nuove Province, alcuni dei nostri parlamentari e politici dovrebbero imparare ad utilizzare i corretti strumenti normativi per conseguire gli obbiettivi da tutti auspicati. Le forze dell’Unione lo stanno già facendo impegnando il Governo a ripristinare la disponibilità delle risorse con atti legislativi appropriati, utilizzando ad esempio i due decreti legge attualmente all’esame del Parlamento che vanno a modificare alcuni commi della Finanziaria 2007.