La Regione introduce una nuova figura nel Repertorio regionale dei profili professionali: l’“Operatore per le attività di assistenza di base e ludico-ricreative rivolte a soggetti fragili”.
“Questo profilo – spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Stefano Aguzzi - è stato richiesto e sollecitato dal competente settore sociale della Regione Marche, a sua volta stimolato a questo dagli ATS (Ambiti Territoriali Sociali) che hanno segnalato una carenza di personale adeguato in questo settore. Gli ATS, infatti, hanno più volte manifestato di trovarsi in forte difficoltà nell’erogazione dei servizi socio-educativi, di natura ricreativa, assistenziale, rivolti alla cittadinanza, in quanto non riescono a trovare un numero congruo di professionalità adeguate alle loro esigenze”.
Due in particolare sono le grandi problematiche riferite dagli ITS derivanti dall’assenza di personale adeguato: da un lato la difficoltà ad erogare il servizio ai cittadini; dall’altro, anche nel caso in cui si riesca a farlo, la tardiva erogazione dello stesso per l’oggettiva difficoltà di individuare e organizzare gli operatori qualificati per questa attività.
“Era dunque necessario intervenire per assicurare la priorità di garantire l’assistenza ai cittadini – sottolinea Aguzzi – come già fatto del resto da altre Regioni che si sono organizzate nell’istituzione di figure professionali qualificate per garantire le attività di supporto nell’assistenza alla cura delle persone fragili”.
Esistono già nel Repertorio Regionale Qualifiche Professionali (RRPP) due figure professionali operanti in ambito sociale: l’assistente all’autonomia e alla comunicazione per la disabilità (Asacom) e l’animatore per gli anziani, che però sono specificatamente indirizzate a particolari utenti, non coprendo tutta la platea dei destinatari dei servizi quali i minori o gli adulti in difficoltà.
La nuova figura affianca quella dell’educatore professionale, assiste l'utente nell’espletamento delle funzioni primarie secondo il grado di inabilità, dalla cura della persona all’assunzione del cibo e mobilità, curando gli aspetti relativi alla sicurezza, intervenendo in caso di emergenze e supportando l'utente nelle attività quotidiane con l’obiettivo di aiutare l'autonomia e il mantenimento delle abilità di base possedute. Su indicazione e supervisione dell’equipe di professionisti, inoltre, collabora alla realizzazione di attività ludico-ricreative.
Svolge la propria attività in contesti organizzativi strutturati in forma di dipendente o come collaboratore cooperando con colleghi, rapportandosi con responsabili e con soggetti terzi ed utenti.
“I nostri uffici - hanno lavorato a stretto contatto con gli ATS, le organizzazioni sindacali, gli enti del Terzo Settore e l'Università Politecnica delle Marche per definire il profilo e gli ambiti di competenza di questa nuova figura professionale, concordando infine sull’inserimento di questa figura nel Repertorio Regionale Qualifiche Professionali.