/Dissesto idrogeologico nel parco della gola rossa
Dissesto idrogeologico nel parco della gola rossa
L'ultima minaccia è rappresentata dalle cave in sotterraneo
“Il Parco mangiato dai topi” ecco come si presenta la forma planimetrica del confine del Parco che si adatta ai confini delle cave, e questa immagine rappresenta anche efficacemente la politica che costantemente minaccia la fisicità stessa dell’Area Protetta.
L’ultima “frontiera” delle minacce verso il Parco è rappresentata dalle cave in sotterraneo previste dal Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), già fortemente contrastate dal WWF, che ora hanno un ulteriore azione farsa per il loro disastroso avverarsi: dopo le ben note e nefaste deroghe al Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR) ora si arriva alla deroga dei vincoli di una area protetta, ovvero alla deroga di una legge statale (!!) da parte di una regione. Tutte le norme vietano l’escavazione nelle aree protette, non solo, ma questi territori sono Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
In Italia non si è osato tanto nemmeno per il marmo bianco di carrara, ben più prezioso della breccia per le strade e per il cemento!
Con le cave in sotterraneo, magari un giorno utilizzate come discariche ( il PRAE non lo esclude) si distruggerà l’idrogeologia carsica dell’area della gola (le Grotte di Frasassi, le più belle grotte di Europa, sono poco distanti), si metterà in serio pericolo gli operai impiegati, si sconvolgerà la biosfera dell’intero Parco.
Con queste decisioni che dovrebbero essere i molto realistici scenari del futuro danneggeranno in modo irreparabile uno dei parchi più veri ed interessanti dell’ Italia centrale violando una delle maggiori peculiarità di quel territorio.
Non siamo sorpresi, è successo già in altri parchi regionali, con gli inutili ed orribili impiani scistici, dove la nostra regione ha deciso senza nemmeno ascoltare i consigli direttivi.
Stanno cancellando le iniziative più avanzate nobili e veramente sostenibili di questa regione, e per cosa, esclusivamente solo qualche particolare interesse industriale a scapito di quello collettivo e pubblico, a scapito del diritto di tutti i cittadini di avere polmoni verdi per la nostra qualità della vita.
Ormai hanno capito tutti… o quasi, questa regione naviga a vista, propaganda sostenibilità ambiente qualità della vita …. poi alla prima richiesta di qualche imprenditore è pronta e velocemente a rinnegare quello che ha sostenuto precedentemente.
Il WWF Marche come per altri argomenti farà una fortissima opposizione a questa insensata decisione, e con il proprio ufficio legale stà valutando la legittimità della delibera, inoltre si interesserà con la Commissione Europea per scongiurare le escavazioni nei SIC e nelle ZPS