/Telefonoblu, più chiarezza su caldaie e controlli
Telefonoblu, più chiarezza su caldaie e controlli
Dovrebbero essere i comuni a farsi carico del sistema di controllo
La verifica annuale delle caldaie costa già molto (da 90 a 115 euro), c’è poi l’obbligatorietà del controllo dei fumi ogni due anni. Inoltre, i manutentori artigiani non hanno sottoscritto il protocollo della Provincia. La tassa imposta e minacciata riguarda il finanziamento del servizio di controllo, appaltato alla società privata Itagas Ambiente S.r.l. La provincia accampa la legge 10/1991, il Decreto del presidente della repubblica 412/93 ed il Decreto legislativo 192/2005.
“Una vita di qualità” è lo slogan e la sicurezza impianti termici civili, la bandiera della paura. Il richiamo è al rispetto delle regole e la minaccia, la “legge che non ammette l’ignoranza per il mancato, doveroso, rispetto di quanto dalla stessa imposto”. Dal 1996 la Provincia non è riuscita a mettere in funzione un sistema di promozione e controllo, solo ora con un appalto ad una società Privata e forse anche pubblica è dato il controllo ispettivo. E’ un’imposizione che costa prima 15 euro e poi l’invio del modulo di avvenuta manutenzione. La minaccia è l’ispezione di controllo che comporta un costo esoso di 60 euro in città e 80 in periferia, perché i tecnici artigiani che hanno eseguito la manutenzione delle caldaie, potrebbero dimostrarsi non all’altezza, “poco diligenti, poco periti e poco prudenti, seppur abilitati o, ancor peggio, solo asseritamente tali”. La società di controllo Itagas Ambiente S.r.l., invece sarebbe una garanzia. La questione non è motivata, né chiara né trasparente. I comuni devono farsi carico del sistema di controllo e di raccolta delle verifiche annuali o biennali le caldaie di riscaldamento delle abitazioni private. Telefono blu consumatori raccoglie i dubbi del cittadino consumatore ed invita i comuni a garantire le procedure ed a fornire la disponibilità di servizio.
Telefono blu consumatori risponde al numero 0541 694282 e per le opportune denunce anche dal sito http://www.telefonoblu.it/marche/pesaro/index.htm.