Non vogliamo il nuovo ticket

Non vogliamo il nuovo ticket

Non è possibile continuare la politica dei tagli

La SPI - CGIl chiede alla regione di verificare la possibiltà di non applicare quella norma ovvero di mitigare gli effetti e comunque di cancellare ogni forma di applicazione retrattiva. Si intervenga almeno su alcuni aspetti applicativi, a partire dal fatto che se nel corso del 2006 si è prenotata una prestazione e la stessa viene erogata nel 2007, a causa delle lunghe liste di attesa, si moltiplica il disagio per il cittadini, il quale paga l'inefficienza delle strutture con mesi di attesa e con 10 euro in più. Si auspica che l'annuncio del Ministro Turco dell'intenzione di convocare le parti sociale per la revisione del sistema di esenzione dei ticket porti ad una nuova normativa che attenui i disagi dei cittadini. Inoltre, in vista della imminente contrattazione territoriale, questo sindacati chiede che le amministrazioni locali non reagiscano ai minori trasferimenti decisi a livello centrale, con un inasprimento delle tariffe e tributi , ma che diano un segnale forte di attenzione ai bidogni di quanti, a causa di redditi insufficienti o di una situazione di salute precaria, non riescono a condurre una vita dignitosa.
Crediamo che non sia più possibile continuare con la politica dei tagli ma sarà invece indispensabile spostare verso la voce anziani qualche risorsa aggiuntiva, accrescere l'offerta ad una domanda che in questi anni è aumentata per effetto dell'invecchiamento della popolazione. Se tagli ci devono essere questi vanno individuati e resi effettivi in quei settori di spesa dell'intero bilancio dove l'eventuale sacrificio è più sopportabile, senza trascurare il sempre più pesante fardello dei cosiddetti "costi della politica" (indennità in aumento, incarichi esterni, gettoni di presenza, proliferazione di commissioni, società ed enti inutili) dove i tagli sono moralmente indispensabili