Appalti di opere e forniture per un totale di 23 milioni di euro

Appalti di opere e forniture per un totale di 23 milioni di euro

14 milioni di euro investiti per la viabilità

Ben  175 per un importo complessivo di oltre 14 milioni di euro. Queste 175 procedure di appalto, di cui 37 risultate “deserte” e poi riproposte,  sono però riferite a un numero inferiore di progetti, in quanto le opere di manutenzione delle rete stradale vengono quasi sempre suddivise per lotti corrispondenti a determinati tratti di strade o zone geografiche.
Nel settore dell’edilizia scolastica e del patrimonio immobiliare gli appalti sono stati 9 per complessivi 5 milioni e mezzo di euro. Tra le restanti 24 procedure di gara portate a termine nel 2006, per un importo complessivo superiore ai 3 milioni e 100 mila euro, figurano vari appalti in materia ambientale, di regimazione e pulizia idraulica dei fiumi e di forniture.
Come sottolineato dal presidente Giulio Silenzi nell’incontro di fine anno con la stampa, il 63% delle gare di appalto sono stati aggiudicate ad imprese del maceratese; il 23% ad imprese di altre province delle Marche e il 14% ad imprese di altre regioni.Il settore della viabilità è stato, come del resto sempre in passato, quello con il maggior numero di appalti:
Va ricordato che nel 2006 la Provincia ha adottato nuovi criteri  generali “codificati” per le procedure di appalto, finalizzati a ottenere il miglioramento della concorrenzialità tra le imprese e della qualità di esecuzione delle opere pubbliche. Criteri che sono stati frutto di un “tavolo di concertazione” che la Provincia aveva avviato nell’autunno del 2005 con le associazioni di categoria impegnate nei lavori pubblici (Confindustria, Cna, Anaepa, Casartigiani, Lega delle cooperative). In pratica, la Provincia di Macerata dallo scorso anno al momento di indire un appalto pubblico, tiene conto degli ulteriori criteri concordati con le associazioni di categoria, tra i quali un maggior ricorso al “criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa” (dove il prezzo concorre con la qualità tecnica e con il tempo di realizzazione). Tra gli ulteriori criteri figurano: la presa visione obbligatoria del progetto e dei luoghi di esecuzione delle opere da parte dei “soggetti che godono delle formale rappresentanza della ditta concorrente”; la richiesta di iscrizione delle maestranze delle imprese aggiudicatarie presso la Cassa Edile/Cedam del luogo di esecuzione dei lavori; la verifica della regolarità contributiva pure ai fini dell’aggiudicazione definitiva.  Inoltre, anche nel 2006 è stata riproposta la procedura della licitazione privata semplificata (introdotta sperimentalmente già nel 2005 su richiesta dei rappresentanti delle imprese locali).
Questi e altri accorgimenti hanno obiettivi precisi, a garanzia sia della Provincia, quale “stazione appaltante”, sia delle imprese che operano sul territorio, tutelandone l’affidabilità e la capacità di aggregazione.

Argomenti