La Giunta provinciale, nell’esprimere la propria approvazione, ha dettato due prescrizioni: che la zona sia resa compatibile con il “linguaggio” del Piano Secchi e che gli interventi – essendo l’area inserita nella perimetrazione del sito di interesse nazionale “Basso bacino del Chienti” – siano subordinati alla normativa del D.M. del 2003 riguardante la “caratterizzazione e la bonifica”.