Sfrattata e senza lavoro tenta il suicidio

Sfrattata e senza lavoro tenta il suicidio

Il soccorso immediato le salva la vita. E' tornata a casa sotto choc

Sono 240 i precari del comune marchigiano che non sanno quale sarà il loro futuro. La signora era stata assunta da una delle quattro cooperative sociali che ricevevano appalti dall' amministrazione comunale, ma la nuova giunta (di centro sinistra, come la precedente) si é trovata a far fronte ad un debito strutturale accumulato negli anni pari a circa 72 milioni di euro, e, fra le misure di contenimento della spesa, ha deciso di non rinnovare i 240 contratti di formazione lavoro, co.co.co o a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre scorso. Salvo riservarsi di riassorbire una quarantina dei lavoratori interessati.
Fra le persone rimaste di punto in bianco senza salario anche i 150 addetti delle quattro cooperative sociali, fra cui appunto la cinquantenne che ha tentato il suicidio. "A dicembre - raccontano i suoi compagni del coordinamento precari - mentre i dipendenti comunali di ruolo contrattavano l' aumento dei loro buoni pasto, e il sindaco assumeva persone nel suo staff, noi
organizzavamo una colletta per consentire alla nostra collega di fare la spesa". Ma in questi ultimi giorni le preoccupazioni, l' angoscia hanno sopraffatto la donna, che ha pensato di non essere più in grado di andare avanti.
Della situazione dei precari di Falconara, "un vero disastro sociale", ieri ha parlato, a Milano, il premio Nobel Dario Fo. "Come Cgil - ha detto oggi Anacleto Giuliani, che segue la vertenza - siamo rimasti molto colpiti dal gesto compiuto da questa lavoratrice cinquantenne. Le esprimiano la
nostra solidarietà, e le garantiamo il nostro impegno perché una soluzione per lei e per gli altri possa essere trovata".