Il responsabile degli agenti Luca Cinti, 47 anni, bolognese, e i suoi uomini di reparto Gianvito Cistaro, 23, di Ravenna, e Mario Pagnozzi, 29, di San Giorgio a Cremano, rischiavano una condanna di sei mesi di carcere per lesioni aggravate, richiesti dal pm.
L'avvocato di Pierfrancesco Ulisse aveva chiesto, invece, 60 mila euro di risarcimento danni per le botte ricevute dai tre uomini quando lui era a terra, ammanettato e già sanguinante. Su di lui pendeva un'accusa, poi caduta, di aver aggredito una poliziotta in borghese e avergli strappato la sciarpa bianconera. Infatti una agente della Polposta, che stava uscendo dallo stadio, venne scippata di una sciarpa della Juventus. Nel parapiglia che ne seguì, Ulisse venne individuato come uno degli aggressori, (accusa poi caduta) e picchiato dai celerini: per lui trauma cranico e una lesione all'ipofisi destra. Gli imputati però hanno sempre respinto ogni addebito. Quindi, nessun colpevole. La difesa ha ribadito che gli agenti provvidero solo a bloccarlo e a consegnarlo ad un superiore della squadra, non ben identificato, per l' arresto.
Diversa è stata la ricostruzione del pm Lioniello, secondo il quale la responsabilità degli agenti doveva essere riconosciuta.