Sarà definita la nuova stagione del Social housing
"Si è ritenuto necessario compiere scelte volte a fronteggiare le più manifeste necessità abitative, oltre che assicurare la qualità dell’abitare, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni energicamente innovative e di forme organizzative di nuova concezione per l’abbattimento dei costi di produzione”.
Nel dettaglio, per ridurre le problematiche abitative presenti nelle Marche, il Piano ha individuato strategie che sono rivolte a incrementare l’offerta delle abitazioni a canone sociale e moderato - sia con interventi di edilizia sovvenzionata sia con interventi di edilizia agevolata per la costruzione di alloggi da concedere in locazione a canone moderato - e ad agevolare l’accesso alla proprietà della prima casa da parte delle giovani coppie e di lavoratori atipici attraverso la concessione dei cosiddetti “buoni casa” fino a 30 mila euro e l’istituzione di un fondo di garanzia sussidiaria per l’accesso ai mutui ipotecari da parte delle giovani coppie con contratto di lavoro atipico o precario.
“Contemporaneamente, tra i punti qualificanti del Piano – dichiara l’assessore Carrabs – da evidenziare la sperimentazione di nuove soluzioni di edilizia residenziale energeticamente autosufficienti attraverso l’utilizzo di risorse rinnovabili e nuove forme organizzative di autocostruzione, la garanzia di uno standard di qualità elevato, da ottenere prescrivendo l’assenza di barriere architettoniche per tutti i nuovi alloggi di ERP, e il raggiungimento di un livello minimo di sostenibilità edilizia”.
Le risorse disponibili per l’attuazione del Piano di edilizia residenziale sono stimate complessivamente in circa 100 milioni di euro, provenienti da economie dei programmi pregressi, dalla rinegoziazione dei mutui agevolati, da programmi di vendita degli alloggi e dalla quota per reinvestimenti dei canoni locativi ERP e da specifiche attribuzioni statali per il fondo di sostegno alla locazione.
Parte di queste risorse (50,2 milioni di euro) sarà poi destinata alle Province per la realizzazione dei propri programmi triennali di edilizia residenziale. Ogni Provincia dovrà approvare ciascuna il proprio programma entro 180 giorni dall’approvazione del Piano regionale.