L'iniziativa introduce la "giornata della memoria" del 27 gennaio
L'uomo ha ricordato la sua terribile esperienza e la deportazione, avvenuta quando aveva 19 anni. Più volte interrotto dagli applausi degli studenti, il reduce ha parlato dell'ultimo abbraccio della madre, deportata insieme a lui, e presto destinata al forno crematorio. Incvredibile il racconto sul viaggio che lo ha portato al campo di sterminio: "Fu un viaggio interminabile, straziante, con grida in tutte le lingue di gente che cercava di rintracciare chi i figli, chi la madre, chi altri congiunti", ha detto Nedo Fiano. Ha poi proseguito la sua testimonianza, descrivendo la vita nei campi di lavoro corredata da tanti episodi. Al termine in tanti hanno voluto stringere la mano dell' uomo, che fino all' ultimo ha sottolineato con forza l' importanza della libertà, della democrazia, della pace.
Il 25 gennaio ci sarà un incontro su 'Il cinema e la shoa', mentre il 27 gennaio all' Istituto tecnico commerciale sarà persentato il Cd didattico 'I campi di internamento in provincia di Macerata' prodotto dall' Istituto Storico della Resistenza in collaborazione con l' Università di Macerata.