Il WWF chiede alla Provincia di Ancona di rinunciare a questa scelta
Si darà inizio alla mattanza solo perché i cacciatori lo chiedono, vogliono emulare il pessimo esempio della vicina Provincia di Pesaro dove si continua il prelievo di caprioli in base a censimenti fatti dagli stessi cacciatori e validati solo dall’ ufficio caccia del Presidente della Provincia anche lui cacciatore. L'organizzazione di un corso di “selecontrollori” per il capriolo da parte della Provincia di Ancona è l'ennesimo atto di cattiva gestione venatoria basata su precarie basi scientifiche. Un prelievo di una specie come il capriolo può essere giustificato solo dopo aver verificato con tecnici faunisti abilitati e non da cacciatori la reale densità della specie negli ambienti idonei e che la stessa sia sostenibile ad un prelievo selettivo. Dare inizio con il corso poi presuppone che tanto gli abbattimenti selettivi si dovranno fare in qualche maniera per giustificare le aspettative di chi partecipa al corso stesso. In questo modo si assiste ad un ennesimo esempio di politica venatoria, che cerca di avere pseudo basi scientifiche per soddisfare le esigenze di una minoranza del paese. Il WWF Marche chiede alla Provincia di Ancona di rinunciare a questa scelta e di riconsiderare questa decisione che nasce solo da esigenze politiche di parte e non certamente da una vera esigenza ecologica. Ci spiace dover annoverare Ancona tra le Province italiane che praticano questa pessima pratica venatoria, e faremo tutto quanto necessario per impedire questa inutile, dannosa, barbara mattanza di caprioli. Vittorio Palazzini Presidente WWF Marche