Studio di caratterizzazione in 60 giorni. Il piano entro sei mesi
dalla data di approvazione del protocollo d'intesa e il piano di caratterizzazione sarà completato nell'arco di 6 mesi dall'approvazione. Poi sarà la volta delle analisi di rischio che determineranno le modalità di intervento sull'area per ripristinare la qualità ambientale. Solo dopo il responso delle analisi di rischio infatti potranno prendere il via le vere attività di bonifica.
C'è comunque l'impegno istituzionale ad incontrasi e a restituire la bozza di protocollo d'intesa con le date comunicate, se accettabili, entro il 15 gennaio al Consorzio Ferrara Ricerche per la stesura definitiva dell'atto. Se tutto filerà liscio entro lo stesso mese di gennaio ci sarà la sottoscrizione del protocollo e, fatte salve le date d'approvazione di studio e piano di caratterizzazione, l'effettiva partenza del progetto di riconversione.
Al servizio ambientale della Provincia si dice anche che lo studio di caratterizzazione potrebbe essere fatto in quindici giorni, poi magari integrato se occorre. Una soluzione che di fatto creerebbe una maggiore accelerazione a tutto l'iter, considerando che per l'approvazione per ognuno dei vari punti occorrerà circa un mese.
Non è cosa da poco, il protocollo d'intesa costituisce il trampolino di lancio dell'accordo di programma, cioè la pratica burocratica con minori inghippi e lacciuoli che consentirà il varo complessivo del piano di riconversione. Considerati tutti i tempi si dovrebbe giungere al termine del 2007 con le risposte in tasca date dall'analisi di rischio e il 2008 sarebbe allora l'anno della bonifica.
Questo anno sarà sufficiente per la giunta Celani a definire il nuovo Piano regolatore generale (Prg)? Il Prg dovrebbe rispondere all'interrogativo più battente in città: cosa si costruirà nell'area Carbon per la parte destinata ad edilizia residenziale? Sarà edilizia convenzionata quella che sorgerà in zona Carbon, come da diversi giorni dichiara pubblicamente il sindaco Celani?
Una risposta attesa da molti. Per il resto c'è la chiarezza del progetto che indica nell'area chimica risanata un centro di ricerca sull'energia alternativa, dipartimenti universitari, servizi innovativi alle imprese.
Una visione di ampio respiro che richiede finanziamenti comunitari e statali. Possono essere recuperati, ma la celerità dei progetti è d'obbligo come ricorda a più riprese il sottosegretario Pietro Colonnella, nei fondi che il governo ha previsto in Finanziaria per la riqualificazione urbana. Si capisce così l'ansia del presidente della Provincia Massimo Rossi che incalza i suoi colleghi al tavolo interistituzionale nel fare in fretta a prendere decisioni perchè anche le piccole cose possono creare ostacoli al recupero di risorse finanziarie nella cui caccia sono in tanti a partecipare a livello nazionale.