Italia Nostra-sezione di Ascoli Piceno 'William Scalabroni': Tangenziale Nord, prosegue l’aggressione al sistema collinare

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Italia Nostra-sezione di Ascoli Piceno 'William Scalabroni': Tangenziale Nord, prosegue l’aggressione al sistema collinare

Al Dott. Marco Fioravanti Sindaco di Ascoli Piceno All’Ing . Giovanni Issini Soprintendente Marche Sud- Ascoli Piceno Al Chiar.mo Prof. Edoardo Croci Presidente di Italia Nostra-Roma A Gioacchino Fasino Pres. Cons. Reg . Marche di Italia Nostra-Ancona Alle Associazioni Culturali e di Tutela Agli Organi d’Informazione.

"Con profondo sconcerto constatiamo che a nulla sono valse le nostre segnalazioni del 2014 e del 2022 sul ciclopico sbancamento della collina contigua alla Tangenziale Nord di Ascoli, che, a nostro parere, ha letteralmente stravolto l’armonia e la sicurezza del sito.

Ora , anche perché sollecitati da numerosi cittadini , siamo costretti a segnare che il lamentato sbancamento , pur in una zona che sembra soggetto sovente a pericolo di frane, è stato drammaticamente ampliato per giunta per permettere accanto alla stazione di rifornimento di carburati la probabile sistemazione di un grande serbatoio fuori terra da utilizzare come deposito , ma noi ci auguriamo che si tratti solo di una supposizione, del gas liquido( forse Gpl).

Al di là dei sicuri danni al patrimonio paesaggistico ed ambientale e ai possibili danni che lo sbancamento potrebbe arrecare alla stabilità del sito, appare fonte di forte preoccupazione il problema della sicurezza dell’impianto che forse si intende realizzare.

Tutto ciò tenuto conto della estrema vicinanza dell’impianto in via di realizzazione ad un quartiere della città dove è presente un numero rilevante di civili abitazioni e al fatto che l’impianto stesso, tutto fuori terra , si trova ad una distanza minima da una sede stradale molto trafficata, dove potrebbero verificarsi incidenti in grado di coinvolgere una struttura alquanto pericolosa , per giunta quasi addossata ad una parete della collina soggetta sovente al pericolo di frane e che in quel punto è stata letteralmente massacrata da uno sbancamento ciclopico.

Comprova la veridicità della nostra segnalazione una foto scattata da una grande distanza che evidenzia in maniera incontrovertibile la profonda ferita arrecata ad un angolo prezioso del nostro territorio meritevole sicuramente di una rigorosa tutela e del più rigoroso rispetto.

Per tutti questi motivi riteniamo che,come minino, debbano essere fornite puntuali assicurazioni sulla sicurezza del manufatto che si vuole realizzare e che in nessuna caso , anche per un malaugurato evento accidentale, non ci sarebbero motivi di temere per l’incolumità sia dei tanti utenti della tangenziale , sia per gli abitanti che occupano le numerose abitazioni dei quartieri più prossimi all’impianto in via di realizzazione.

Per quanto riguarda l’irrimediabile offesa arrecata al patrimonio paesaggistico ed ambientale, la cui gravità è evidenziata dalla foto scattata da una distanza notevole dal ciclopico sbancamento, purtroppo ormai il danno è fatto e non è possibile tornare indietro. Saremo per forza costretti ad accettare la nuova situazione di fatto venutasi a creare e non ci resterà che rimpiangere , come in tanti altri casi, la nostra incapacità di tutelare e conservare un patrimonio ambientale e naturalistico , forse unico in Italia, che forse non ci meritiamo".


Il Presidente della Sezione

(Prof. Gaetano Rinaldi )