“Con
la seconda tranche del Fondo Nuovo Credito, di circa 10 milioni di
fondi regionali, sono state finanziate altre 1057 imprese marchigiane”.
Lo comunica l’assessore
al Bilancio Goffredo Brandoni che spiega: “Con queste nuove risorse,
che si aggiungono ai 20 milioni già stanziati a gennaio 2024 e spesi, è
stato aperto un secondo sportello il 4 novembre con un bando di 9,7 Ml/€
ed in soli 14 giorni, esattamente il 18 novembre,
si è esaurito il plafond. Le imprese, a cui è stato consentito di
ottenere credito a condizioni agevolate,
si aggiungono alle 1550 finanziate con l’apertura del primo sportello,
chiuso
a fine marzo 2024, a cui la Regione aveva destinato 20 milioni di euro.
Complessivamente con questa misura di accesso al credito inserita nel
PR FESR si sostengono oltre 2600 imprese”.
Il Fondo, gestito dal raggruppamento composto dal Confidi UNICO, Confidicoop e Artigiancassa, eroga contributi per l’abbattimento del costo della garanzia in forma di riassicurazione sulle garanzie di primo grado concesse dai Confidi e un contributo in conto interessi a copertura di una parte degli interessi applicati dalla banca al prestito.
L’effetto moltiplicatore è di grande valore: i 30 milioni
stanziati hanno consentito un ammontare complessivo di prestiti bancari
pari a circa 260 milioni di euro rivolti alle piccole
e medie imprese. Il
costo di accesso al credito bancario, anche se ora in fase di
riduzione, continua a frenare la domanda di prestiti delle imprese,
soprattutto le più piccole.
“L’intervento
si è rivelato, pertanto, estremamente appropriato in una fase di forte
restrizione creditizia, attenuando il calo degli impieghi bancari nella
nostra regione e soprattutto riducendone il costo. Il credito bancario è
uno strumento essenziale per le piccole
imprese, per sostenere investimenti e liquidità e quindi per la loro
continuità stessa. Si tratta di una operazione molto importante per
sostenere il nostro tessuto imprenditoriale costituito da imprese di
piccole dimensioni, in una fase estremamente difficile
dal punto di vista del costo per gli interessi sui prestiti bancari”,
conclude l’assessore Brandoni.