Assemblea dei sindaci sulla sanità picena, i sindacati evidenziano l'assenza ingiustificata dell'assessore regionale Saltamartini e della Commissaria Carignani

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Assemblea dei sindaci sulla sanità picena, i sindacati evidenziano l'assenza ingiustificata dell'assessore regionale Saltamartini e della Commissaria Carignani

Ascoli - Su impulso e specifica richiesta delle scriventi Organizzazioni Sindacali, il presidente della Provincia Sergio Loggi ha convocato l’Assemblea dei Sindaci sul tema sanità invitando, oltre alle rappresentanze sindacali, anche l’Assessore Regionale alla Salute Saltamartini e la Commissaria Straordinaria Dott.ssa Vania Carignani al fine di effettuare una valutazione congiunta rispetto alla gravissima situazione in cui versa la Sanità Pubblica Regionale ed in particolare quella Picena.
Ha destato non poca indignazione, da parte di tutti i presenti, il fatto che non solo fossero assenti buona parte dei Sindaci, ma addirittura l’Assessore Saltamartini e la stessa Commissaria Straordinaria Dott.ssa Vania Carignani non hanno ritenuto neppure di trasmettere una giustificazione alla loro clamorosa assenza.
Questo, se non denota un totale disinteresse per le questioni della sanità picena e dei lavoratori, quanto meno conferma l’attenzione ed il rispetto per le parti sociali, per le Organizzazioni Sindacali e per la collettività che hanno alcuni rappresentanti di importanti Pubbliche Istituzioni e Amministrazioni, quali in primis la Giunta Regionale e l’Azienda Sanitaria Territoriale.
In ogni caso, dal confronto tra le parti presenti, sono emerse le tantissime criticità del sistema acuite dallo scioglimento dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale e dalla costituzione, dall’1/01/2023, delle nuove cinque Aziende Sanitarie Territoriali con autonoma personalità giuridica ed in particolare della sostituzione all’Area Vasta 5 dell’AST di Ascoli Piceno.

La parte sindacale ha esposto l’inaccettabile discriminazione perpetrata in danno al territorio Piceno nel momento in cui Asur Marche, il giorno prima di lasciare il posto alle AST, ha determinato di incrementare, con diversi milioni di euro, gli stanziamenti per le assunzioni di personale nelle quattro Province marchigiane mentre per Ascoli Piceno è stato stabilito un taglio pari ad € 1.838.976,00.
Tale sconcertante scelta comporterà una sostanziale riduzione della dotazione organica del servizio sanitario pubblico locale nonché impedirà il rinnovo di circa 250 contratti a tempo determinato di operatori sanitari, tecnici ed amministrativi con il conseguente accorpamento di specializzazioni se non, più verosimilmente, la chiusura di intere Unità Operative a vantaggio della sanità privata, già massicciamente presente nel territorio Piceno.
Per di più, oltre alla riduzione prospettata per l’organico dell’Azienda Sanitaria, i lavoratori del Piceno debbono altresì subire un’inaccettabile ingiustizia quale quella di ricevere un salario accessorio macroscopicamente sottodimensionato rispetto alle reali necessità, al punto da impedire il pagamento di tutte le indennità contrattuali come avvenuto nel 2021, per il quale mancano tuttora circa €500.000 e nel 2022 per il quale non si conosce neppure il dato preciso dello splafonamento del fondo.
Su tutto questo, la Regione Marche, il Dipartimento Salute e l’AST di Ascoli Piceno, tacciono.
Contestualmente l’attuale conduzione dell’AST sta di fatto aggravando ancor di più le condizioni ambientali con scelte che sono tutte a svantaggio dei lavoratori: questi non solo non hanno ancora percepito le risorse aggiuntive Covid, ma neppure il pagamento di istituti sanciti dal contratto nazionale di lavoro quale ad esempio il riconoscimento dei tempi di vestizione e consegna.
Sebbene infatti a fine 2022 era stato sottoscritto unitariamente con la precedente Direzione un accordo per la liquidazione di quanto maturato e mai riscosso negli ultimi cinque anni, la Commissaria straordinaria non ha ancora dato seguito al riconoscimento di quei crediti senza specificare alcuna motivazione.
La sconcertante, grave iniziativa della Commissaria Straordinaria di bloccare poi il processo di riorganizzazione dei servizi imposto dalla normativa contrattuale, già definito in tutte le altre realtà marchigiane, oltre a creare, inoltre, le comprensibili difficoltà, ha seriamente compromesso il clima ambientale in tutti i servizi, sia di Ascoli che di San Benedetto del Tronto.
Il Presidente Loggi, unitamente ai Sindaci presenti, nell’esprimere grande preoccupazione per lo stato della sanità pubblica locale e per il forte inasprimento delle relazioni sindacali presso l’AST di Ascoli Piceno ha assunto l’impegno di convocare una Conferenza dei Sindaci per la sanità in modo da vincolare gli attori coinvolti a presiedere e deliberare sulle svariate questioni che mettono in concreta difficoltà i servizi del territorio, intraprendendo nei confronti della Regione Marche e dell’AST di Ascoli Piceno le conseguenti iniziative finalizzate a ripristinare l’equilibrio del servizio sanitario pubblico regionale.



FP CGIL CISL FP – UIL FPL UGL SALUTE FIALS
f.to V. Rossi – G. Cipollini – P. Sabatini - B. Rossi - F. Menzietti